L’esperimento della NASA per costruire vele solari per i viaggi interstellari è in orbita – .

Il 24 aprile, alle 00:15 ora italiana, un razzo Electron è decollato dalla rampa LC-1 dello spazioporto Rocket Lab in Nuova Zelanda per la missione “Beginning Of The Swarm”. Il razzo di Rocket Lab ha completato con successo la sua missione, rilasciando in orbita due diversi satelliti, uno per la Corea del Sud e uno per l’America.

Il primo satellite rilasciato è stato NEONSAT-1, un satellite per l’osservazione della Terra rilasciato ad un’altitudine di 500 km. Si tratta di un cubesat gestito e costruito dal Satellite Technology Research Center (SaTReC), un centro di ricerca del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST). NEONSAT-1 è il primo satellite di un programma omonimo, che mira a costruire entro il 2027 una costellazione di piccoli cubesat per l’osservazione ottica della penisola coreana per scopi ambientali e di ricerca.

Il secondo satellite si chiama Advanced Composite Solar Sail System (ACS3) ed è stato rilasciato al doppio dell’altitudine, a circa 1000 km. Si tratta di un cubesat sperimentale della NASA, che metterà alla prova la tecnica di propulsione a vela solare.

Una vela solare per i viaggi interstellari

Il cubesat della NASA ha le dimensioni di un 12U, cioè 12 volte la dimensione standard di un’unità e dovrà testare nuove tecnologie per il funzionamento di una vela solare. In particolare, al suo interno è montato un meccanismo a quattro bracci rilassanti in materiale composito, che servirà per estendere la vela solare di circa 80 metri quadrati.

Questa vela solare è costruita in materiale polimerico e verrà spiegata in circa 25 minuti. L’intera operazione verrà ripresa da alcune telecamere, così da poter osservare e dimostrare il corretto funzionamento del meccanismo.

Una vela solare di questo tipo, come suggerisce il nome, è una tecnologia di propulsione che funziona grazie al vento solare. Infatti trasporta sulla vela i fotoni, che possiedono quantità di moto che trasferiscono alla vela stessa. Ciò spinge effettivamente il satellite nella direzione del vento solare.

Con questa tecnologia si ottengono spinte molto basse, ma che si ottengono per periodi di tempo molto lunghi. L’obiettivo è costruire vele solari abbastanza grandi da raccogliere abbastanza fotoni da spingere fuori dal Sistema Solare un piccolo satellite del peso di pochi chilogrammi.

La NASA ha dichiarato che la tecnologia utilizzata per questi bracci robotici consentirà lo sviluppo di vele solari grandi fino a 500 metri quadrati, e il successivo sviluppo della tecnologia velica fino a 2000 metri quadrati.

Ti piace quello che stai leggendo? Puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Avrai accesso ad approfondimenti, analisi dettagliate, ricerche, newsletter, sconti sul nostro Shop e molto altro ancora. Accedi a tutti i vantaggi esclusivi della comunità Astrospace.

Partecipa anche tu ad Astrospace.it Orbit.

Non perdere le ultime novità e approfondimenti sul settore spaziale:
Iscriviti al nostro canale Telegramma e seguici Instagram

Tag: NASA 7u7 esperimento 7u7 costruzione 7u7 solare 7u7 vele 7u7 interstellare 7u7 viaggio 7u7 orbita 7u7

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV WindTre Voce Più per il telefono fisso: nuovo prezzo mensile per i nuovi clienti – MondoMobileWeb.it | Notizia
NEXT » Morte di Patrizio Guarnieri. Domani nuovo presidio davanti al carcere di Castrogno – .