Coppa Italia, Atalanta o Fiorentina? Chi passa in vantaggio resta in corsa per il “triplete” – .

Coppa Italia, Atalanta o Fiorentina? Chi passa in vantaggio resta in corsa per il “triplete” – .
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Stasera in palio il triplete tra Atalanta e Fiorentina. E per favore evitate battute tipo “triplete per poveri”, perché tutta Europa invidia Gasperini e Italiano: non ci sono altri allenatori in corsa per tre gol al mese prima del sipario. Una è la Coppa Italia: chi passa incontra in finale la Juventus. La seconda, anch’essa tangibile, è una Coppa UEFA: l’Europa League per i nerazzurri, la Conference per i viola. Il terzo è un posto al sole in campionato: non è lo scudetto, ma conquistare la Champions League (per Gasp) e l’Europa League (per Italiano), a prescindere dalle finali europee, sarebbe uno scudetto. Solo PSG e Leverkusen possono andare all-in, infatti Xabi Alonso in Germania ha già intascato lo scudetto e in Francia Luis Enrique è ad un passo. Ma Atalanta-Fiorentina non è diverso: è uno spareggio, è uno spareggio per chi terrà i tre gol all’orizzonte. Una sfida totale. Partiamo dal fantastico 1-0 di Mandragora all’andata.

Coppa Italia

Alcuni segnali sono filofiorentini. Intanto Italiano ha spesso la meglio sul collega: negli scontri diretti conduce 5-2 (più 2 pareggi), ha trovato la chiave per domare la furia di Gasp. In questo campionato si affrontarono al Franchi e finì 3-2 per i Viola. Ancora sospesa la gara di ritorno, rinviata a causa della tragedia di Joe Barone: il sogno di entrambi è giocarsela il più tardi possibile, il 2 giugno, il che significherebbe essere arrivati ​​alla fine ovunque. Altro segnale tendente al viola: finora la Fiorentina è andata in vantaggio ai rigori contro Parma (2-2 al 120′) e Bologna, mentre l’Atalanta ha superato Sassuolo (3-1) e Milan (2-1) nei canonici 90′ . Sangue freddo nei tiri dal dischetto che potrebbero ripetersi anche a Bergamo. D’altra parte, però, l’Atalanta ha più abbondanza: in panchina andranno Pasalic e uno tra Cdk, Lookman e Miranchuk. L’italiano rischia di non avere Bonaventura, arma tattica letale all’andata con la sua continua trasformazione offensiva in secondo trequartista, e teme per Nico e Belotti. La Coppa Italia ha un significato speciale: è l’unico titolo dell’Atalanta (nel 1963), è l’ultimo successo della Fiorentina (2001, allenatore Mancini).

Ogni tre giorni

Arrivare fino in fondo significa prepararsi a un giro infernale del pallone tra 40 giorni – 39 per la precisione – da qui al 2 giugno, con possibili undici partite da giocare se consideriamo la finale di Coppa Italia e la relativa Coppa dei Campioni. Alla rispettabile media di una partita ogni 2,8 giorni, per di più con incombente lo spettro dei tre tempi supplementari. Una follia, ma molto realistica, per Gasp e Italiano.

Coppe europee

L’Atalanta, in Europa League, attende la semifinale contro il Marsiglia; chi ha eliminato il Liverpool dal torneo ora è il favorito, ma nel calcio non sempre vale la proprietà transitiva. La Fiorentina è in semifinale di Conference, in attesa della doppia temibile sfida con il Bruges che gioca il campionato belga con Anderlecht e St. Gilloise. Possono farlo entrambi. Guardando al futuro, la finale sarà più complicata: Gasp troverebbe una tra Leverkusen e Roma, italiana molto probabilmente Aston Villa. I ricordi più belli e toccanti degli ultimi tempi sono legati alle coppe europee, a un passo da un sogno infranto: l’anno scorso i Viola persero in Conference contro il West Ham al 90′ (2-1 Bowen), nel 2020 i nerazzurri uscivano da una Semifinale di Champions League virtualmente vinta, subendo un gol del PSG al 90′ (Marquinhos) e uno al 93′ (Chupo-Moting), un altro 2-1 che fa ancora male. Mai un successo Gasperini l’altra sera ha rivendicato la sua identità: “Vincere solo se vinci un titolo? Un’idiozia alimentata dai frustrati”. Ma non ha bisogno di giustificarsi per un titolo mai vinto: non c’è nessuno che non riconosca di aver fatto meglio di tanti “vincitori sfortunati”. L’italiano è più giovane, anche lui fino ad ora è arido. Entrambi hanno perso due finali: Gasperini la Coppa Italia 2019 e 2021, Italiano la Coppa Italia e la Conference dello scorso anno. Rientrano virtualmente nella categoria dei “giocatori”, ma non sono il maestro e lo studente. Gasperini è il simbolo dell’intensità, dell’uno contro uno in difesa ea centrocampo, dell’aggressività. Verticalizza, pretende fisicità estrema, schiera una difesa a tre ma ha dato l’esempio spostando un difensore centrale a centrocampo (Toloi il primo). Italiano si rifà più alla lezione sarriana del 4-3-3 geometrico e veloce, con schemi studiati fino a centrocampo e più libertà di pensiero negli ultimi trenta metri. All’andata, Italiano vinse in campo oltre l’1-0 del tabellone, costringendo il rivale a restare basso, a concedere come raramente gli era capitato, senza una vera reazione. La migliore Atalanta può avere la meglio sulla Fiorentina, l’Atalanta distratta vista contro il Cagliari e il Verona garantirebbe all’Italiano la finale.

 
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