Minacce di morte rivolte a Stefano Balleari, Candidato ligure del Fratelli d’Italia A Elezioni europee nella circoscrizione Nord Ovest. Le scritte intimidatorie, realizzate con spray rosso, sono apparse su alcuni manifesti elettorali al centro della Genova alla vigilia del 25 aprile.
Stefano Balleari, candidato FdI alle elezioni europee, è stato minacciato di morte
Le minacce ricordano i fatti di piazzale Loreto, dove il 29 aprile 1945 furono appesi in pubblico i corpi di Benito Mussolini, Claretta Petacci e altri gerarchi fascisti giustiziati, in ricordo della strage nazifascista del 10 agosto 1944 avvenuta nello stesso piazza.
Non è la prima volta che Balleari vede danneggiati i suoi manifesti elettorali. All’inizio di aprile su alcuni cartelloni pubblicitari sono apparse scritte contro la “dittatura” di FdI in Europa. In quel caso il politico aveva risposto sui social citando il Mahatma Gandi: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Allora vinci.”
Stefano Balleari, candidato FdI alle Europee
Balleari: “Un gesto che mina i principi di libertà alla vigilia del 25 aprile”.
“Un gesto che mina i principi di libertà alla vigilia del 25 aprile”. Così Stefano Balleari ha commentato le minacce di morte.
“In vent’anni di politica non mi era mai capitata una cosa del genere. – ha aggiunto il capogruppo di FdI in Consiglio regionale ligure -. Non ho mai avuto nemici e cerco sempre di essere rispettoso verso tutti”.
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E ancora: “Quanto accaduto è la diretta conseguenza di una narrazione distorta da parte di una certa sinistra che, in assenza di proposte e nonostante le sconfitte elettorali subite, continua a fomentare l’odio. Un gesto che mina i principi di libertà alla vigilia del 25 aprile”.
“Diffamare, col favore delle tenebre, il manifesto di un candidato che rappresenta il partito di maggioranza che governa il Paese è un gesto vile e antidemocratico. – ha concluso Balleari -. Alla deriva ideologica di questi signori i cittadini risponderanno in modo pragmatico: con la matita, nella cabina elettorale, l’8 e il 9 giugno”.
Le indagini della Digos
Gli investigatori di Digos hanno effettuato controlli nella zona in cui sono apparse le minacce di morte. Secondo i primi accertamenti non sarebbero presenti telecamere di videosorveglianza, il che consentirebbe di identificare l’autore del gesto contro il complesso Balleari.
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Non è da escludere l’ipotesi che le indagini possano essere ampliate nelle prossime ore.
Fonte foto: ANSA
