Accordo Regione Liguria e Medici per rilanciare la medicina generale sul territorio – .

Accordo Regione Liguria e Medici per rilanciare la medicina generale sul territorio – .
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Ambulatori disponibili dalle 8 alle 24 ore, 7 giorni su 7, diagnostica di primo livello negli studi medici. Riduzione dell’utilizzo dei pronto soccorso

Sanità ligure – Per la medicina generale si va verso un cambiamento notevole, tutto previsto dall’accordo siglato dalla Regione Liguria con le associazioni dei medici di base (Fimmg e Smi) che diventerà operativo dopo l’approvazione della giunta regionale.

Tra le novità ci sono ambulatori dedicati alla bassa complessità in distretti o case comunitarie aperti dalle 8 a mezzanotte, rafforzamento del rapporto tra medico di famiglia e specialista con interazione in tempo reale, diagnostica di primo livello negli ambulatori di medicina di base, formazione e aggiornamento dei medici di famiglia, personale di segreteria e infermieristico dedicato all’attività dei medici di famiglia.

“Per quanto riguarda la convenzione con i medici di base, l’elemento chiave di tutto questo processo è la cura più efficiente ed efficace del paziente – spiega l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. Con questa convenzione, innanzitutto, il medico di famiglia può, se necessario, avvalersi della collaborazione di uno specialista operante presso l’Azienda sanitaria locale di riferimento, attraverso le formule di teleconsulto e gli strumenti che vengono messi a disposizione dalla Regione con apposite piattaforme. : il medico pone la domanda allo specialista che, con il suo intervento, completa le risposte da dare al paziente, superando ogni dubbio diagnostico. Questo meccanismo si traduce in una riduzione dei tempi di attesa, grazie al percorso che permette di dare risposte direttamente dallo specialista, senza passare per un’ulteriore visita in ospedale”.

“Fimmia – dice Andrea Carrarò, segretario della federazione genovese – esprime soddisfazione per l’Accordo Integrativo siglato con la Regione Liguria che consentirà un rilancio della Medicina Generale sul Territorio. Il potenziamento del personale di studio, con le figure di segretarie e infermieri, insieme alla possibilità di effettuare diagnostiche di primo livello in studio, come ECG e spirometria, e l’attivazione del teleconsulto con lo specialista consentiranno il potenziamento dei Medici ‘ capacità della Famiglia di rispondere ai bisogni clinici dei propri pazienti. In questo modo sarà possibile ridurre l’uso inappropriato del pronto soccorso e fornire risposte più rapide ai bisogni dei cittadini direttamente sul territorio”.

“Lo Smi – aggiunge il segretario ligure Daniele Gasparotti – pur sottolineando che l’Accordo appena firmato rappresenta solo un primo passo per la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria nel territorio ligure, esprime soddisfazione per aver visto accolti alcuni dei punti più importanti del suo programma. In particolare, si sottolineano: la razionalizzazione del rapporto tra medici locali e medici specialisti e ospedalieri, l’apertura al teleconsulto e alle televisite (di cui la Smi si è fatta promotrice anche a livello nazionale), la riorganizzazione del territorio e delle i nostri studi per poter rispondere sempre meglio alle esigenze del paziente cronico”.

“Anche al pronto soccorso – spiega Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa – sono stati attivati ​​percorsi dedicati alla bassa complessità che migliorano l’efficienza del sistema. Siamo di fronte a un netto aumento della domanda: le visite ai pronto soccorso in Liguria sono aumentate del 5% rispetto al 2023. Nonostante ciò, gli episodi di sovraffollamento si sono ridotti. La strategia dei percorsi diversificati per i pazienti che arrivano in condizioni gravi e per coloro che arrivano al pronto soccorso con codici bianco e verde ci consente di ridurre i tempi di attesa. Dall’inizio del 2024 i nostri ospedali e le Asl liguri hanno messo in atto azioni e percorsi diversificati che hanno consentito di ridurre di due/tre ore l’attesa media dei pazienti in pronto soccorso. Continueremo su questa strada per rispondere in maniera sempre più puntuale all’aumento della domanda, affiancando le attività legate alla continuità assistenziale sul territorio”.

“Proprio perché il pronto soccorso è per sua natura uno degli ambienti più complessi all’interno di una struttura ospedaliera – aggiunge Marco Damonte Prioli direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino – abbiamo deciso di mettere in campo un impegno concertato per migliorarne i percorsi, attivando, da febbraio 2024, uno specifico ambulatorio dedicato alla gestione dei pazienti a cui sono stati assegnati codici di bassa intensità. Si tratta di un servizio attivo dal lunedì al venerdì negli orari di maggior traffico, nel nostro caso dalle 8 alle 14, dove ad oggi sono stati gestiti complessivamente 840 pazienti, compresi codici bianco e verde, con una riduzione dei tempi medi di attesa tempo per queste persone di 2-3 ore. Un’azione importante, che consentirà non solo di ottimizzare i tempi di attesa, garantendo a questi pazienti la possibilità di beneficiare dell’assistenza in tempi più brevi, ma anche di contribuire, in futuro, al controllo del sovraffollamento. Controllo che però, vorrei ricordare, avviene anche attraverso tutti i percorsi accelerati già attivi nel nostro Pronto Soccorso, che ci permettono di indirizzare pazienti a bassa complessità con problematiche oftalmologiche, ortopediche, dermatologiche, ginecologiche, attraverso triage, direttamente alla clinica di riferimento. Un ringraziamento particolare va, oltre che a tutto il personale sanitario coinvolto nell’emergenza-urgenza, anche ai nostri assistenti di sala, attualmente 3 dipendenti del Policlinico che hanno il compito di supportare i professionisti nel trasferimento delle informazioni tra pazienti ricoverati e parenti e ai 4 Volontari Avo, per l’assistenza fornita durante l’orario dei pasti”.

“Già a novembre 2019 – spiega Marta Caltabellotta, direttore sanitario dell’ASL3 – All’Ospedale Villa Scassi avevamo attivato un progetto pilota per la separazione dei percorsi dei codici bianco e verde da quelli di maggiore gravità, con risultati incoraggianti. All’epoca tale pratica venne interrotta nel gennaio 2020 a causa dello scoppio della pandemia. Da marzo di quest’anno è stato ripristinato l’ambulatorio per i codici minori, con accesso diretto e separato vicino al pronto soccorso. Questa attività integra i protocolli accelerati già presenti e dedicati ad attività monospecialistiche come, ad esempio, oftalmologia e urologia, oltre all’ambulatorio ortopedico. I primi risultati sono significativi: sui 204 casi trattati da metà marzo a metà aprile, per il 95% dei casi la codifica iniziale dell’infermiere di triage si è confermata corretta, rilevando mediamente una diminuzione del tempo tra accesso e dimissione circa due ore. Attualmente l’ambulatorio è aperto 6 ore al giorno dal lunedì al venerdì. Visti i risultati l’obiettivo è incrementarlo”.

Ecco come funziona il percorso differenziato

Il paziente che si rivolge al Pronto Soccorso di Villa Scassi con patologie minori (piccoli traumi, abrasioni, dolori, sciatica, piccole ustioni, piccole ferite o infezioni, artralgie, ecc.) viene indirizzato direttamente dall’infermiere del triage alla Clinica Green Codes, dove viene curato dal medico dedicato. Qualora la patologia risultasse più complessa del previsto, il paziente verrebbe rivalutato con un codice di maggiore gravità e preso in carico dal medico del pronto soccorso. Altrimenti vengono effettuati gli accertamenti necessari, viene assegnata la terapia e il paziente viene dimesso.

GD

 
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