“Tre settimane fa non sapevo se sarei mai tornato in campo” – .

“Tre settimane fa non sapevo se sarei mai tornato in campo” – .
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Da Madrid, il nostro corrispondente

Un’ora e poco più. Non è stato certo un debutto impegnativo quello di Madrid Rafael Nadalche non ha avuto problemi contro i talentuosi ma decisamente immaturi Darwin Blanch. Il 16enne americano è riuscito a gestire una sola partita contro il campione maiorchino, che sembrava migliorare al servizio rispetto al Barcellona, ​​​​anche se È molto difficile raccogliere informazioni attendibili da una partita come questa. Tre quarti d’ora dopo il suo successo, Nadal ha parlato conferenza stampa ai media presenti a Mutua Madrid Open. Di seguito le sue dichiarazioni più interessanti.

D: Indipendentemente dal risultato, in campo ti sei sentito come speravi? Avevi detto che in queste condizioni non avresti giocato a Parigi, è cambiato qualcosa?

Rafael Nadal: Non sono un risultatista, non lo sono mai stato. Sono realista e vedo cosa succede. Ho affrontato un giocatore con grandi potenzialità e che credo avrà comunque un grande futuro Oggi ha fatto tanti errori. Non so come sarà tra qualche settimana, ma oggi non è ancora abbastanza solido. È stata una partita durata un’ora, non ha cambiato nessuna delle mie sensazioni. Non deciderò oggi, domani o durante questo torneo se giocherò al Roland Garros, ma solo dopo Roma. Come ho detto ieri, andrò a Parigi solo se sarò competitivo. Seguirò la mia strada e se ci arrivo ci arrivo, altrimenti no”..

D: Sabato ritroverai Alex de Minaur. Ti sorprenderebbe vincere?

Rafael Nadal: Sì, assolutamente, ma non mi cambierebbe molto a dire il vero. A livello personale e sportivo, vincere o perdere sabato per me non fa differenza. Oggi per me ci sono cose molto più importanti, non aspiro di certo a vincere questo torneo. Se lo facessi, parleremmo di qualcos’altro, di ciò di cui parliamo da 15 anni. Sabato sarà un’altra occasione per vedere come sto andando a livello di tennis. A Barcellona sono durato un set, sono partite dove per vincere ci vuole un grande sforzo fisico. La mia priorità oggi è che non accada nulla. È la prima volta in un anno e mezzo che gioco per due settimane di seguito e, anche se ho giocato poco, mi sto allenando giorno dopo giorno. Sabato cercherò di divertirmi, ma non sono il favorito per la vittoria. Non al giorno d’oggi.

D: A che punto sei fisicamente?

Rafael Nadal: Mi sarebbe piaciuto che quello che sta succedendo in queste settimane fosse successo a Brisbane, in Australia, a Doha e a Indian Wells. Purtroppo qualcosa a Brisbane non ha funzionato, devo fare in modo che quello che è successo lì non si ripeta. Dovevo ricominciare da capo un’altra volta e, con un fisico come il mio, con tanti anni di carriera alle spalle, non è il massimo. Forse in Australia mi vedevo migliore di quanto fossi in realtà, non lo so. Mi sarebbe piaciuto giocare al 100% sulla terra battuta, ma non è andata così. Ho accettato il momento in cui mi trovo e convivo con essocercando ogni giorno di dare qualcosa in più, ma senza alcun tipo di dramma. Tre settimane fa non sapevo se sarei tornato a giocare una partita ufficiale: Gioco ormai da due settimane di fila, anche con solo poche partite all’attivo. Sono davvero felice di essere qui, lo dico con il cuore in mano.

D: A questo punto della tua carriera, cosa significa per te avere tutta la tua famiglia venuta a guardare le tue partite?

Rafael Nadal: “Certamente Vorrei giocare ancora un po’ e regalare loro un ricordo di me in campo, ma probabilmente non potrò farlo per molto tempo. Ne sono ancora molto felice avere una grande famiglia e una grande squadra al mio fianco, che mi hanno aiutato in ogni singolo giorno della mia vita. È ancora così oggi, no? Da un certo punto di vista sono felice che siano qui con me, ma continueranno ad esserlo anche alla fine della mia carriera. Questo è ciò che mi rende più felice”..

 
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