Mercato Insieme, condannato a morte dalla burocrazia e dall’ignoranza – .

Con rammarico posso esprimere il sentimento di delusione per la situazione in cui si è ridotto, a pochi anni dalla sua inaugurazione, uno dei mercati rionali più grandi e frequentati della città di Roma.

Un mercato nato come opera compensativa per una convenzione con la quale il Comune di Roma autorizzava la società Edilpark alla realizzazione di un PUP e alla vendita di garage a privati ​​e allo sfruttamento per 35 anni di tutti i locali commerciali realizzati fuori terra. Una scelta che ha consentito di eliminare l’allora mercato rionale che si sviluppava tra via delle Giunchiglie, Platani, piazza dei Mirti, inizialmente costituito da bancarelle smontabili all’estremità del mercato, poi sostituito da bancarelle “tipiche” che per anni, in Oltre al degrado, rendevano invivibile e poco igienico quel quadrante di quartiere.

Da qui le infinite proteste dei residenti con ricorsi alla magistratura che hanno portato alla scelta di viale della Primavera attraverso la convenzione per il PUP e l’utilizzo dei conseguenti oneri concessori per un’operazione sia sociale che commerciale.

Peccato che qualcuno non si sia accorto che parte della struttura e il parcheggio a lato della fermata della Metro C stavano costruendo su un terreno non di proprietà del Comune. Da qui nacque una causa civile contro un gran numero di cittadini che acquistarono dei garage che erano costruiti su un terreno la cui parcella catastale non era nella disponibilità del Comune di Roma.

Dopo anni la polemica è stata superata grazie ad una trattativa tra Comune e proprietari dei terreni, atto però non ancora perfezionato in quanto il pagamento della cifra pattuita è fermo da un paio d’anni nella Camera Giulio Cesare per essere approvato come Uscita debitore Bilancia. Un atto indispensabile per prendere in carico il parcheggio e riuscire a sistemare la rete per il deflusso delle acque meteoriche e l’illuminazione pubblica la cui assenza lo rende un’area pericolosa e in balia di scaricatori seriali di rifiuti ingombranti di ogni genere.

C’è poi la questione di una burocrazia incredibile per il divieto delle attività commerciali, tanto che oggi il mercato conta oltre il 30% dei garage chiusi. E già questo dà un senso di abbandono, nonostante proprio oggi l’assessore Marco Ricci ci abbia informato dell’assegnazione di altri nove banchi risultante dall’ultimo bando.

Il Mercato ha una gestione dei servizi generali in AGS (i commerciali pagano con uno sconto sull’OSP) che cerca in tutti i modi di contrastare il degrado e rendere la struttura più accogliente e sicura. Lo hanno fatto installando grandi monitor per informare i clienti, installando musica in filodiffusione e una rete di videosorveglianza a disposizione delle forze di polizia dei DJ.

Purtroppo le cose da sistemare sono tante e la volontà di molti consiglieri non sembra sufficiente, a cominciare da quelle della commissione Commercio e dell’assessore al Commercio e recentemente anche degli assessori capitolini ai Lavori pubblici. e Commercio e più di un’audizione con la Commissione Capitolina Commercio presieduta dall’assessore Alemanni.

Purtroppo, nonostante tutte queste recenti attenzioni, il mercato Insieme ha la metà dei marciapiedi rovinati e pericolanti, circa il 40% dei garage chiusi, mancate rimodulazioni con percentuali diverse nelle tabelle delle attività commerciali, zone dove forse è possibile indugiare magari gustando i prodotti preparati dai tanti commercianti disponibili a una rivoluzione copernicana che porta ad andare oltre la sola vendita di frutta e verdura.

Forse non tutti lo sanno ma all’interno del mercato Insieme in Viale della Primavera oggi si trovano ottimi artigiani per la produzione di pane, pasta, biscotti e poi anche ottime enoteche e birrifici artigianali.

Tutto ciò per dire che il Mercato, a causa del mancato funzionamento delle scale mobili, subisce una contrazione delle presenze stimata intorno al 30% e quindi con una significativa contrazione degli incassi.

C’è poi la questione, sempre irrisolta, del mercato illegale di stracci e merci di dubbia provenienza e della sosta irregolare dei mezzi d’opera degli ambulanti a rotazione, e ciò nonostante il notevole impegno e la presenza della Polizia Locale e spesso dei Carabinieri e dei Carabinieri. la polizia.

Oltre due anni senza scala mobile e su cui il Comune di Roma ha recentemente iscritto a bilancio 70mila euro ma tarda a beneficiarne. In effetti sì, è vero, della scala non c’è ancora traccia ed è più che doloroso vedere anziani percorrere quei pochi metri con molta fatica, ansimando e trasportando con difficoltà le pesanti borse dei prodotti acquistati.

Quando avrà luogo l’azione? Speriamo non che il giorno dopo qualche anziano, carico di borse della spesa, che fa fatica ad arrivare al parcheggio superiore, ci mancherebbe, si ammali.

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