Morte operaio rupestre di Terzo Valico, la Procura chiede tre condanne – .

Morte operaio rupestre di Terzo Valico, la Procura chiede tre condanne – .
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Il sostituto procuratore Arianna Ciavattini ha chiesto la condanna di tre persone ritenute responsabili della morte di Xhafer Sahitaj. L’arrampicatore, 39enne di origini albanesisi era schiantato nel 2019 mentre montava una rete di contenimento lungo il muro sovrastante la cava adibita ai depositi del Terzo Valico, in salita Gazzo, sulle pendici del monte. Si tratta dei legali rappresentanti delle due ditte che stavano eseguendo i lavori di messa in sicurezza dell’area (per i quali sono stati chiesti 3 anni ciascuno) e il direttore dei lavori (per il quale sono stati chiesti due anni. L’accusa è di omicidio colposo.

Uno degli imputati è Giorgio Zanuso, già condannato a 10 mesi in primo grado, insieme ad altre sei persone, nel processo sulle presunte tangenti per il Terzo Valico, il raddoppio ferroviario tra la Liguria e Milano.

Quel pomeriggio, Sahitaj stava lavorando con suo cognato quando è caduto nel vuoto per circa 20 metri. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli ispettori dell’Asl per recuperare la salma. Dopo la morte dell’operaio Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Alessandria avevano proclamato uno sciopero di quattro ore a fine turno per tutti i lavoratori impiegati nella costruzione del Terzo Valico ferroviario.

 
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