il Papa a Venezia per l’incontro con carcerati, giovani e fedeli – .

Ultimi preparativi per l’arrivo di Francesco domani, domenica 28 aprile, nella città lagunare che ha donato tre Papi alla Chiesa e ne ha accolti altrettanti tra le sue strade galleggianti. Cinque ore durante le quali il Pontefice visiterà il carcere femminile della Giudecca, che ospita il Padiglione della Santa Sede, incontrerà i giovani presso “La Salute” con i quali attraverserà il ponte verso San Marco e celebrerà la Messa in piazza a davanti alla maestosa Basilica del Santo Patrono

Salvatore Cernuzio – Inviato a Venezia

Tra le calli di Venezia affollate di turisti – quelli che “qui non mancheranno mai”, dicono i residenti senza nascondere una punta di insofferenza – il cui flusso nemmeno l’attivazione del biglietto d’accesso due giorni fa è riuscita a scoraggiare (secondo Comune, hanno superato la soglia delle 23mila unità paganti in quarantotto ore), ogni tanto si vede il volto sorridente di Papa Francesco. In mezzo a gondole e vaporetti, negozi con le maschere del Carnevale di Pantalone, Rosaura e Colombina, e palazzi con architetture decorative che confermano la definizione della città lagunare come “museo a cielo aperto”, compaiono volantini e cartelli con l’immagine del Pontefice per annunciare la sua visita domani, domenica 28 aprile, accompagnata dal programma e dal motto scelto “Rimanete nell’amore di Cristo”.

La Messa davanti alla “Chiesa d’Oro”

Parole, ispirate alla pagina evangelica del tralcio e della vite, che campeggiano anche su una gigantografia collocata a sinistra del palco fino a ieri ancora in costruzione sul lato opposto di Piazza San Marco, esattamente di fronte alla Chiesa del Santo Basilica, la maestosa “Chiesa dell’oro”, accanto al Palazzo Ducale, uno dei simboli di Venezia e dello stesso Veneto nel mondo. In questo quadrante architettonico di inarrivabile bellezza, già luogo di concerti grazie all’acustica naturale, l’odore salmastro dei canali pizzica le narici mentre il suono dell’orchestra raggiunge l’orecchio, allietando le colazioni e gli aperitivi dei clienti del “ Gran Caffè”, frequentato in passato da personaggi come Casanova, Mozart, Goethe, Byron. Qui Papa Francesco celebrerà la messa alle 11, seguita dalla recita del Regina Coeli: sarà l’evento culminante della visita del Papa, quarto Pontefice nella “Serenissima” dopo Paolo VI (1972), Giovanni Paolo II (1985 ), Benedetto XVI (2011); prima però di andare a Venezia per visitare la Biennale d’Arte.



Il volantino della visita del Papa a Venezia


Il volantino della visita del Papa a Venezia

Prigionieri e artisti

E proprio a partire dalla Biennale si svolgerà la Domenica del Papa a Venezia, o meglio, a partire dal Padiglione della Santa Sede intitolato “Con i miei occhi”, allestito secondo una scelta tanto inedita quanto suggestiva nel carcere della Giudecca, uno dei quattro istituti femminili d’Italia, sull’omonima isola. Proprio nel piazzale interno della Casa di Reclusione, alle 8 atterrerà l’elicottero del Papa, accolto dal patriarca Francesco Moraglia, insieme alle autorità dell’istituto, ex monastero fino al XII secolo, divenuto poi luogo di accoglienza gestito dalle monache e rifugio di prostitute “convertite a Dio dalla bassezza dei vizi”, come recita la targa latina sulla facciata. Un’opera talmente riconosciuta da dare il nome alla via su cui si affaccia il pesante cancello verde d’ingresso: Calle delle Convertite. L’esterno è, al momento, dominato dal murale di Maurizio Cattelan, intitolato Padre (padre), che raffigura nei toni del grigio le piante sporche e malconce di due enormi piedi. Intanto all’interno fervono i preparativi per l’incontro di Papa Francesco nel cortile con il personale amministrativo, gli agenti della Polizia Penitenziaria, i volontari e 80 detenuti di lunga pena, che hanno collaborato alla realizzazione di alcune opere e, due nel tempo , accompagnano i visitatori del Padiglione fin dall’inaugurazione dei giorni scorsi. Più che un incontro, sarà un abbraccio del Vescovo di Roma alle donne – giovani, anziane, mamme, nonne, che imparano anche a cucire e rammendare durante gli anni di prigionia – per ribadire loro la speranza di sentirsi perdonati da Dio e andare avanti verso la ripresa, la rinascita, la ripartenza. Una volta terminato l’incontro, il Papa si recherà nella chiesa della Maddalena, la “cappella” ancora nel complesso carcerario, per incontrare – insieme al cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero della Cultura e dell’Istruzione, nonché curatore del Padiglione della Santa Sede – gli artisti partecipanti alla Biennale d’Arte di Venezia.



Uno scorcio di Venezia


Uno scorcio di Venezia

Su una motovedetta per andare a incontrare i giovani

Il primo e unico viaggio sull’acqua (molti veneziani speravano di vedere il Papa in gondola) avverrà per il prossimo appuntamento: Jorge Mario Bergoglio raggiungerà Santa Maria della Salute in motovedetta, mentre le tradizionali imbarcazioni a remi si concentreranno sul tratto di l’acqua davanti ai “Magazzini del Sale” sul Canale della Giudecca farà un “alaremi”, il saluto riservato alle massime autorità, al passaggio del corteo.

A Santa Maria della Salute, quella che i veneziani chiamano semplicemente “La Salute”, basilica barocca nata come ex voto alla Madonna protettrice della città per la liberazione dalla peste nel XVII secolo, il Papa incontrerà 1.600 giovani provenienti da ogni parte il Triveneto. L’appuntamento si svolgerà all’aperto, in zona Punta della Dogana, da dove la basilica – la cui facciata è in restauro – si staglia nel panorama del Bacino di San Marco e del Canal Grande. In queste ore è in fase di completamento l’allestimento dello spazio per l’incontro: un palco situato esattamente di fronte agli approdi dei vaporetti che solcano il canale insieme alle tradizionali gondole con a bordo i turisti.



La Basilica di Santa Maria della Salute dove il Papa incontrerà 1.600 giovani del Triveneto


La Basilica di Santa Maria della Salute dove il Papa incontrerà 1.600 giovani del Triveneto

La passeggiata sul ponte con ragazzi e ragazze

L’appuntamento con i giovani restituirà quella che sarà probabilmente una delle immagini più rappresentative dell’intera visita del Papa argentino a Venezia: Francesco sulla papamobile che, accompagnato da ragazzi e ragazze, si muove verso San Marco attraversando un lungo ponte galleggiante – lo stesso utilizzato per la Maratona di Venezia – fino alla zona Giardinetti del Doge. Una tradizione tutta veneziana è quella di costruire ponti in occasione di celebrazioni, come quella del Redentore, o di altre ricorrenze importanti. Un gesto simbolico in questo caso dell’accompagnamento dei giovani da parte del Papa verso i sentieri della vita, con l’esortazione ad “andare” sempre ea non restare mai “seduti” tanto meno “cadere”.

Preghiera sulle reliquie di San Marco

Giunto sul molo dove svetta la colonna con il leone alato, il Papa si recherà poi a San Marco per la messa, alla quale parteciperanno circa 9mila fedeli. Una volta terminata la celebrazione, Francesco seguirà la visita privata alla Basilica per venerare le reliquie di San Marco, cioè il corpo trafugato da Alessandria d’Egitto nell’anno 828, di cui si persero le tracce per secoli fino alla sua ricomparsa, miracolosa. secondo la leggenda marciana, il 25 aprile 1094 in occasione della consacrazione della basilica a lui dedicata, costruita come tomba appositamente per custodire le sue spoglie. Un momento finale dunque intimo e orante, inserito nel mezzo di tanti eventi pubblici nella città più scenografica d’Italia che ha accolto e anche donato Papi alla Chiesa universale: due santi, Pio X e Giovanni XXIII, e un beato, Giovanni Paolo I Anche i loro volti si intravedono tra le strade, i negozi e le parrocchie, come se vegliassero sulla Laguna.



Allestimento del palco per la Messa del Papa


Allestimento del palco per la Messa del Papa

 
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