OVADA – Sono ore frenetiche di lavoro che riguardano il Geirino. Tra due giorni scade la proroga concessa a Servizi Sportivi per la gestione del centro sportivo regionale Carlovini. Senza che la corsa sia mai realmente iniziata nonostante le indicazioni espresse, occorre trovare qualcuno che si faccia carico di questo periodo di transizione.
L’argomento è molto caldo. Sullo sfondo una piscina mai realmente ripristinata nel rispetto dell’accordo transattivo stipulato da Palazzo Delfino con la cooperativa e le polemiche dell’opposizione critiche nei confronti del lavoro svolto negli ultimi mesi.
Là città attende buone notizie, il rischio è che si riproponga uno scenario molto simile a quello di fine novembre.
Storia complicata
IL Geirino è nei guai da più di un anno. Costi troppo elevati, utilizzo molto estensivo riservato alle imprese e orizzonti futuri incerti sono il vero nodo della scogliera che appare inestricabile. Di questi temi si è parlato anche qualche sera fa in una riunione d’emergenza. Palazzo Delfino tace: viene sottolineato solo lo sforzo per trovare una soluzione.
Il percorso verso una nuova estensione a Servizi sportivi potrebbe risultare più ristretto in ragione del testo della delibera precedentemente approvata. C’è poi l’altra questione sostanziale della copertura dei costi che la gestione ordinaria della Geirino sta generando e che non verrebbero coperti dai contributi come negli anni passati. Prima le fatture.
Luoghi distanti
Sul Geirino l’opposizione è molto critica. Ma le posizioni sono distanti tra loro. Angelo Priolo, candidato sindaco, aveva votato con la maggioranza qualche mese fa e ora si dice pronto a indicare una persona che potrebbe farsi carico della gestione temporanea estiva. Pier Sandro Cassulo, capogruppo di “Ovada viva” ha sempre espresso pareri negativi su strategie e indirizzi. «Abbiamo sempre sostenuto – spiega – che la situazione economica in cui si trova Servizi Sportivi non avrebbe consentito il ripristino della piscina. Oggi c’è un’Amministrazione in carica che ha il diritto-dovere di affrontare questa situazione critica con decisioni che diano tempo al nuovo Consiglio Comunale per decidere in merito”.
