Acciaierie d’Italia, oggi riunite a Roma per il nuovo Piano Industriale – .

Acciaierie d’Italia, oggi riunite a Roma per il nuovo Piano Industriale – .
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Oggi a Roma, nelle sale di Palazzo Chigi, si terrà un nuovo confronto tra il Governo e i rappresentanti dei lavoratori dell’ex Ilva. Come annunciato dal Ministro Adolfo Ursoquesta volta con un Piano Industriale per il futuro Acciaierie d’Italia.

«Abbiamo diversi incontri convocati a Palazzo Chigi» con i sindacati a partire da «quello riguardante lo sviluppo del recupero e rilancio degli stabilimenti ex Ilva e in quella sede presenteremo il piano industriale e finanziario per il rilancio della fabbrica» , lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy parlando con i giornalisti nell’anticipazione di oggi.

“Sono convinto che quest’anno saremo in grado di delineare un piano di rilancio del settore siderurgico italiano che è alla base dell’industria manifatturiera del nostro Paese”, ha aggiunto. Urso ha anche spiegato che l’ex Ilva produrrà 6 milioni di tonnellate di acciaio entro il 2025. E che l’esecutivo chiederà a Bruxelles il via libera per il prestito ponte da 320 milioni di euro. Per essere concesso è necessario il benestare della Commissione Ue, che arriverà solo quando il piano industriale garantirà i tempi di rimborso. Al piano hanno lavorato i tre commissari straordinari Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori E Davide Tabarelliche dovrà presentare ufficialmente la richiesta di prestito per avviare le procedure di sblocco.

Il commissario Quaranta, nell’ultimo incontro con i sindacati un mese fa, aveva detto che l’esame della situazione degli impianti sarebbe stato pronto entro aprile. E su questa base verrà avanzata la richiesta di risorse per il riavvio degli altiforni 1 e 2, fermi rispettivamente a luglio 2023 e gennaio 2024. In quell’occasione Urso aveva spiegato che ci vorranno 6/7 mesi per la manutenzione dei forni 1 e 2. Per quanto riguarda le tutele dei lavoratori, il ministro del Lavoro, Elvira Calderone, ha spiegato che l’obiettivo è creare le condizioni per la continuità aziendale e ammortizzatori per tutti i lavoratori Adi (coperti per l’intero anno 2024). Inoltre, sono previste misure specifiche anche per i lavoratori collegati, con la cassa integrazione fino a 10 settimane. Il ministro ha inoltre assicurato che, in caso di ulteriori necessità, il governo sarà pronto a mettere in atto nuovi interventi.

 
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