Giochi, lo stadio di Massafra si configura come piano B per le partite casalinghe del Taranto – .

Giochi, lo stadio di Massafra si configura come piano B per le partite casalinghe del Taranto – .
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Mentre ora stiamo lavorando alacremente al secondo masterplan – sono previsti ulteriori 47 milioni di euro per gli interventi relativi agli impianti di Taranto – pensiamo a rafforzare il piano B in caso di uno stop improvviso allo svolgimento contemporaneo delle gare interne dei prossimi due campionati di calcio del Taranto con i lavori di ristrutturazione dello stadio Iacovone.

Sembra prendere piede la possibilità di utilizzare l’impianto di Massafra. Inoltre, lo Stadio “Italia” rientra tra le strutture destinate agli allenamenti delle squadre impegnate nel torneo di calcio dei Giochi del Mediterraneo. I lavori di ristrutturazione dell’impianto potrebbero trovare casa nel secondo masterplan. Per portare lo stadio “Italia” alla capienza minima di spettatori per ospitare, e di conseguenza essere omologato, per le partite del campionato di Lega Pro, si sta pensando, secondo quanto sostengono fonti vicine al comitato organizzatore, alla realizzazione di tribune prefabbricate in modo da portare la capienza dagli attuali 1.500 a 4mila spettatori.
Se però si procedesse speditamente con la prima opzione, ovvero il Taranto Calcio in campo con i lavori in corso, il piano B, secondo quanto raccolto dalle Cronache Tarantine, rimarrebbe ancora in piedi. Potrebbe infatti rendersi necessario che, con i lavori di ristrutturazione in corso, alcune partite interne debbano ancora essere giocate fuori dallo Iacovone. Ovviamente resta fondamentale che poi la Fgci dia il benestare all’impianto di Massafrese.
Insomma, il comitato organizzatore, e con lui il commissario straordinario Massimo Ferrarese, sta lavorando intensamente senza tralasciare nessun aspetto della questione. Tutto questo nonostante non siano ancora stati firmati i decreti attuativi da parte del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Un ritardo nei tempi dovuto al fatto che la Corte dei Conti ha acceso i riflettori sull’intera organizzazione dei Giochi. Intanto domani, martedì 29 aprile, il commissario straordinario ferrarese incontrerà i sindaci dei comuni coinvolti nell’importante evento di portata internazionale.
Altro aspetto non trascurato dal commissario straordinario è stato quello di verificare con la Soprintendenza Archeologica che le aree interessate dagli interventi più impattanti non siano zone archeologiche. Il ritrovamento di reperti durante la fase di scavo potrebbe, infatti, causare l’interruzione dei lavori. Un pericolo che sembra essere scongiurato poiché nell’area dove verranno realizzate le piscine, recenti esami archeologici non hanno evidenziato la presenza di resti storici, mentre per quelle dove verranno effettuati solo lavori di ristrutturazione il problema non esisterebbe.

 
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