L’attore francese Gérard Depardieu è stato fermato lunedì dalla polizia di Parigi per essere interrogato sulle accuse di violenza e molestie sessuali mosse contro di lui da due donne, poi la sua detenzione è stata revocata ed è stato rilasciato nel tardo pomeriggio. Lui nega tutte le accuse ricevute dalle due donne. La prima riguarda una denuncia per violenza e molestie sessuali presentata da uno scenografo nel febbraio 2024 per fatti avvenuti presumibilmente nel settembre 2021 sul set del film Les Volets Verts. La seconda denuncia riguarda fatti avvenuti presumibilmente nel 2014 ed è stata presentata da una donna che all’epoca aveva 24 anni e lavorava come assistente sul set del film La magia e la natura. In entrambi i casi, le donne hanno detto che Depardieu le ha prima ripetutamente insultate con battute e frasi a sfondo sessuale e poi le ha afferrate e palpeggiate con forza. Dopo questi episodi Depardieu continuò a insultarli e a fare allusioni sessuali per tutta la durata delle riprese.
Depardieu, che è uno degli attori francesi più importanti di sempre, è da tempo al centro di molte discussioni in Francia perché accusato di stupro, violenza sessuale, molestie e comportamenti inappropriati da parte di diverse donne. Da dicembre 2020 è indagato per stupro e violenza sessuale nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould. Era stato anche citato in giudizio dall’attrice Hélène Darras per fatti accaduti presumibilmente durante le riprese di un film nel 2007, ma il caso era stato archiviato per prescrizione. Nel 2023 fu denunciato anche in Spagna dalla giornalista e scrittrice Ruth Baza, che lo accusò di averla violentata nel 1995.
Depardieu ha negato le accuse in una lettera aperta pubblicata sul quotidiano conservatore francese Le Figaro lo scorso ottobre. A Natale lo stesso giornale aveva pubblicato una lettera firmata da più di cinquanta attori, artisti e altri personaggi famosi che lo sostenevano. La lettera, intitolata “Non cancellate Depardieu”, lo definiva “vittima di un linciaggio” e “un fiume di odio”, invocava la presunzione di innocenza e sosteneva che l’attore dovesse continuare a lavorare nonostante le crescenti critiche nei confronti e le polemiche che lo circondano.
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