VICENZA – Il giorno della partenza del 107° Giro d’Italia il ciclismo piange Imerio Massignan, ‘l’angelo di Gavia’, è morto questa mattina, 4 maggio, all’età di 87 anni dopo il ricovero in ospedale a Novi Ligure (Alessandria). Originario di Valmarana (Vicenza), viveva da tempo a Silvano d’Orba. Massignan si guadagnò il soprannome quando, nella ventesima tappa del Giro del 1960, fu il primo corridore a valicare il Gavia, un valico tra le province di Brescia e Sondrio mai toccato in precedenza dalla Corsa Rosa e che si rivelò molto difficile da affrontare sia in salita che in discesa. «Era un eroe umile – ricorda il sindaco di Silvano d’Orba, Giuseppe Coco – che sapeva affrontare la vita a testa alta, nonostante le sue ricchezze non lo sfiorassero mai. Non ha mai corso per soldi, ma per mettere in mostra le sue qualità, soprattutto quelle morali”. Terminata l’attività agonistica, ha lavorato come posatore di pavimentazioni, ma ha sempre dedicato del tempo al ciclismo. «Ha saputo adattarsi ad ogni situazione della vita, diventando un grande riferimento di etica e moralità per tutta la nostra comunità», aggiunge Coco. Dopo la morte della moglie Bice, visse in paese con il figlio Raffaello. Lascia anche la figlia Alessia, un fratello e una sorella. I funerali saranno celebrati martedì 7 maggio nella chiesa parrocchiale di Silvano.
