penalizzati i cittadini virtuosi – .

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Terracina 5 Stelle prende posizione sul piano economico finanziario del Comune. “Nella folle primavera politica di Terracina, il Consiglio Comunale ha dato il via libera al tanto discusso Piano Economico Finanziario (PEF). Ma mentre i politici si affrettano a difendere le loro decisioni, la domanda che molti cittadini si pongono è: chi ha davvero bisogno di questo piano?

I Comuni – si legge nella nota politica del gruppo – che hanno applicato la Tariffa Puntuale hanno ottenuto non solo evidenti benefici ambientali ma, soprattutto, notevoli benefici economici per cittadini, famiglie e imprese.

L’indagine dell’Ispra parla chiaro. I Comuni che hanno stabilito il rapporto premiale tra l’aumento della raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti e l’azione dei cittadini, hanno favorito e determinato la diminuzione dell’imposta annua pro capite pagata dai cittadini.

A Terracina il PEF, che avrebbe dovuto stabilire il principio delle “premi” con cui il cittadino vede premiati i suoi sforzi volti ad aumentare la differenziazione dei propri rifiuti e, quindi, a ridurre la produzione di rifiuti secchi indifferenziati attraverso una corretta differenziazione dei rifiuti stessi, è stata presentata (udite udite) come una necessità imprescindibile (cioè aumento costi per il cittadino) per far fronte agli aumenti economici dei prezzi delle materie prime e per attuare un adeguamento tecnologico volto a ridurre i costi dei servizi.

Ma dagli stessi ranghi tecnici è emersa una voce fuori dal coro incaricata di giudicare la fondatezza dei dati su cui si basa il piano. Questi dati, ammessi come inconsistenti da un tecnico del settore, sollevano dubbi sulla solidità delle argomentazioni a sostegno delle proposte di aumento dei prezzi e di aggiornamenti tecnologici.

Il PEF approvato prevede un aumento del tributo o tariffa per le famiglie, tout court, e non tiene conto di quanto stabilito dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 2 del 17 gennaio 2017 relativa al fondamentale principio di trasparenza attraverso il quale il cittadino ha la sicurezza di pagare solo il numero di contributi effettivamente versati, oltre a quanto già compreso nella parte fissa della Tariffa.

Ma c’è un’altra verità che emerge dall’ombra di questi dati incerti. È l’incapacità politica di ammettere la dipendenza di questa amministrazione dalle realtà imprenditoriali che ormai detta legge nel territorio terracinane. Non è un segreto di Pulcinella che i “grandi magnati” dell’economia locale sembrano dare per scontato di poter aggiudicare gli appalti pubblici a piacimento, senza lasciare spazio alla concorrenza e ad un vero confronto sulle migliori proposte per la città.

In questa danza tra politica e interessi economici, perdiamo di vista l’interesse principale: quello dei cittadini. L’amministrazione sembra del tutto priva della capacità di immaginare una soluzione al problema che affligge Terracina da anni: il ciclo dei rifiuti, smantellato pezzo dopo pezzo dall’incuria della gestione passata.

Mentre i politici si perdono in retorica e difese di decisioni discutibili, i cittadini restano a mani vuote, chiedendosi se il futuro di Terracina sarà ancora nelle mani di pochi potenti o se si lascerà finalmente lo spazio per un cambiamento reale e concreto, basato sulla bene comune e non su interessi particolari. Rimani sintonizzato.”

 
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