PORTO ALEGRE (BRASILE) – Lo Stato brasiliano del Rio Grande do Sul è in ginocchio: il bilancio è di almeno 75 morti, 107 dispersi e 95.700 sfollati. Mezzo milione di case sono senza elettricità e 839mila senza acqua. Molte strade sono state inghiottite dal fango, travolte dall’alluvione: in totale, 113 erano impraticabili.
“È con dolore che apprendo della terribile alluvione che ha colpito il Rio Grande do Sul, mettendo in ginocchio la città di Porto Alegre, in Brasile. La mia più sincera solidarietà e quella del Governo italiano alle popolazioni colpite”. Lo scrive in un post su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il settore produttivo dello Stato – la quarta economia più grande del paese – è distrutto. Per questo motivo il presidente Lula ha risposto all’appello del governatore del Rio Grande do Sul, Eduardo Leite, mobilitando il governo per rispondere alle alluvioni che hanno messo in ginocchio uno Stato dove il 40% degli abitanti sono di origine italiana. Durante la sua visita nello Stato, Lula ha sorvolato la zona colpita e ha subito annunciato fondi per ricostruire le strade, riavviare le operazioni nel porto, riportare i bambini a scuola e garantire l’assistenza sanitaria.
“Le risorse per la ricostruzione non mancheranno”, ha rassicurato. Il premier Giorgia Meloni ha espresso la sua vicinanza al “Veneto brasiliano”, così come a Papa Francesco, dichiarando “la più sincera vicinanza sua e del governo italiano alle popolazioni colpite”. Il console generale di Porto Alegre, Valerio Caruso, ha parlato di “scenario apocalittico”.
Per il campione del mondo italiano di beach tennis Alex Mingozzi, che vive a Porto Alegre da 10 anni, la situazione è “catastrofica”. “Ho amici che sono isolati e non possono uscire di casa”, ha detto all’ANSA. “Vivo a Porto Alegre da 14 anni e non ho mai visto niente del genere. “È drammatico”, ha detto l’italiano Antonio de Ruggiero, professore di storia contemporanea alla Pontificia Università del Rio Grande do Sul, che è diventata un rifugio per gli sfollati della città.
La tragedia del Brasile ha suscitato commozione in Italia e in Vaticano. Nel Regina Caeli il Papa ha assicurato la sua preghiera per la popolazione colpita. Il Primo Ministro Meloni ha espresso la sua più sincera vicinanza e quella del Governo italiano alle popolazioni colpite”, ha scritto.
L’ambasciatore italiano a Brasilia, Alessandro Cortese, si è detto particolarmente vicino alla regione. Di ritorno da poco da una missione nella Serra Gaucha, l’ha definita “una terra meravigliosa alla quale l’Italia è strettamente legata per gli indissolubili legami storici, linguistici e di tradizioni grazie ad una comunità italo-brasiliana che negli ultimi 150 anni ha reso possibile un contributo fondamentale alla crescita della società”.
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