Incidente a Napoli, dossi stradali killer autorizzati ma mai realizzati – .

Incidente a Napoli, dossi stradali killer autorizzati ma mai realizzati – .
Incidente a Napoli, dossi stradali killer autorizzati ma mai realizzati – .

A Napoli, esattamente a cento metri dal luogo dove il Suv ha investito e ucciso Sara Romano avrebbe dovuto esserci un urto di velocità, progettato proprio per costringere le auto a non sfrecciare ad alta velocità. I lavori per realizzare quei passaggi pedonali rialzati sono stati approvati dal consiglio comunale lo scorso 25 marzo, 40 giorni fa, ma quei dossi, che avrebbero potuto salvare la vita al ventunenne, non sono ancora stati realizzati.

È drammatico ripercorrere il cammino della burocrazia a poche ore dalla morte di una giovanissima, è doloroso leggere che il pericolo era noto e che la macchina si era messa in moto anche per evitare tragedie, è inquietante scoprire che una burocrazia meno lenta avrebbe potuto cambiare il destino di Sara.

Strada Pasquale Leonardi Cattolica fa parte dell’ultimo elenco di strade su cui il Comune ha deciso di portare più sicurezza. A Napoli il modo più efficace per fermare i fanatici della velocità è allestire attraversamenti pedonali rialzati che obblighino gli automobilisti a rallentare. Attualmente sono già sedici le tratte cittadine sulle quali dal 2020 sono stati realizzati i dossi stradali, e su tutte le strade in cui sono stati installati i risultati in termini di riduzione degli incidenti sono drammatici.

È iniziato da via Diocleziano E via Bagnoli quattro anni fa, sulla base della banca dati della Polizia municipale che contiene tutti i dettagli di tutti gli incidenti stradali avvenuti a Napoli. Le strade a maggior rischio mortalità sono state cerchiate in rosso e si è proceduto con metodo: nel 2021 ci saranno anche dossi via Montagna Spaccata, Via dell’Arenaccia, Piazza Poderico, Corso novarese E via Petrarca; nel 2022 in poi via Miano. Nel 2023, dopo l’infinita sequenza di investimenti nella zona del lungomare, sono stati realizzati i passaggi pedonali rialzati via Caracciolo, Dohrn Avenue, Piazza Sannazaroma anche a via Santa Teresa e, più in alto, al Corso Amedeo di Savoia. Infine, nel novembre dello scorso anno anche noi abbiamo proceduto via Mario Palermo.

Alla ricerca di una sicurezza sempre maggiore, però, la polizia municipale ha chiesto al consiglio comunale di ampliare l’elenco delle strade da tutelare: Corso Vittorio Emanuele, Via Terracina e infatti si parte Pasquale Leonardi Cattolica.

La prima richiesta a«Anm verrà inviato il 1° dicembre 2023: presentateci un progetto per realizzare attraversamenti pedonali rialzati su queste altre tre strade. A dicembre l’Anm non risponde al Comune, quindi parte un treno da Palazzo San Giacomo promemoria il 20 febbraio di quest’anno. Finalmente arriva una risposta: il progetto c’è e il Comune spiega che i fondi per questi interventi sono compresi anche nella convenzione da 900mila euro annuali con l’Anm per la segnaletica orizzontale. Non ci resta che procedere. E il 24 marzo quando sindaco e assessori decideranno di “affidare l’attuazione del presente atto agli uffici competenti”. Da quel giorno non succede più nulla.

Dall’Anm il direttore generale Francesco Favo spiega che l’approvazione definitiva è arrivata da Palazzo San Giacomo solo il 18 aprile e che sono in corso le procedure per la ricerca dei materiali e di un’eventuale ditta subappaltatrice.

Nel frattempo restano senza intoppi altri tre strade assassine di Napoli, Corso Vittorio Emanuele, via Terracina e via Cattolica. Il bilancio degli incidenti su questi percorsi in città è impressionante: solo su queste tre strade, negli ultimi quattro anni si sono verificati 417 incidenti stradali con un totale di 294 feriti. Ma il dato più impressionante riguarda gli otto morti, tra cui la povera Sara.

Ora è il momento di agire, velocemente.

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La mattina

 
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