Cresce l’aeroporto di Ronchi, bilancio chiuso con utili oltre 3 milioni di euro • Il Goriziano – .

Cresce l’aeroporto di Ronchi, bilancio chiuso con utili oltre 3 milioni di euro • Il Goriziano – .
Cresce l’aeroporto di Ronchi, bilancio chiuso con utili oltre 3 milioni di euro • Il Goriziano – .

Questa mattina l’assemblea dei soci di Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa ha approvato il bilancio 2023. Il documento segna una crescita significativa nei volumi di traffico e negli investimenti, mentre decisamente positivi sono anche i risultati economici e finanziari. I principali risultati del bilancio 2023 sono rappresentati dai dati di traffico realizzati 932.767 passeggeri a Ronchi. Si tratta di un +33,5% sul 2022 (il miglior dato storico per lo scalo regionale). Il valore della produzione è di 24 milioni di euro, +18,2% sul 2022. IlEbitdaovvero l’utile al netto di interessi e tassi, è pari a 6,5 ​​milioni di euro e segna un +16% sul 2022.

L’l’utile di 3,2 milioni di euro registra un +33% sul 2022. La posizione finanziaria netta è pari a 3,6 milioni di euro, in miglioramento del 38% rispetto al 2022. Sono stati contabilizzati investimenti per 11,8 milioni dell’Euro. Gli interventi realizzati hanno riguardato principalmente il infrastrutture di volocon l’esecuzione dei lavori di rifacimento di parte dei piazzali di sosta aeromobilila creazione di a nuovo impianto fotovoltaico per complessivi 3,1 MW attraverso la creazione di a parco fotovoltaico posizionato a terra in zona airside, a copertura del parcheggio multipiano nell’area di polo intermodale con l’inserimento di un sistema di batterie da 600 KW di potenza installata.

Da segnalare anche quello completo trasformazione del parco automezzi aeroportuali con l’acquisto di nuovi veicoli elettrici in sostituzione di quelli termici. Sono inoltre proseguite le attività di manutenzione sugli edifici del complesso aeroportuale, sui locali interni all’aerostazione e sui vari impianti di sicurezza, climatizzazione, aeraulica ed informatici al fine di migliorare l’efficacia ed il comfort per gli utenti. Sono risultati 564.439 utenti del polo intermodale L’Aeroporto di Trieste che ha utilizzato il trasporto pubblico locale – treno e autobus – con una crescita del 43% rispetto al 2022.

L’aeroporto si sta sempre più trasformando in un centro di interscambio di trasporti regionali. Per sostenere l’intermodalità del trasporto pubblico, da ottobre 2023 è stata attivata la tariffa per mille stalli del parcheggio P8 che vengono offerti a 1 euro per 12 ore di sosta consecutive a pendolari e turisti che viaggiano con auto privata, ma vogliono raggiungere con i servizi pubblici i principali centri urbani regionali. In continuità con quanto avviato nel biennio precedente, anche l’Aeroporto di Trieste ha lanciato il suo terzo Bilancio di Sostenibilità 2023 e conferma come sostenibilità e innovazione siano i driver centrali della strategia di sviluppo, pienamente integrati nel business.

Il Piano triennale di Sostenibilità, costituito da un insieme strutturato di obiettivi e programmi, organizzati attorno a tre aree prioritarie di intervento: Persone, Pianeta, Prosperità, rappresenta il crescente impegno verso un modello di business responsabile. Riduzione dei consumi energetici, autoproduzione da fonti rinnovabili, decarbonizzazione, intermodalità sostenibile, innovazione aperta sono i principali ambiti di impegno della road map per accompagnare il percorso di transizione energetica e digitale dell’aeroporto.

Ottime anche le previsioni di crescita per il 2024. Nei primi 4 mesi dell’anno si è registrato un aumento del numero di passeggeri del 38% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 43% rispetto allo stesso periodo pre-Covid (2019). Il numero di destinazioni per l’estate 2024 è di 22 collegamenti di linea rispetto ai 16 collegamenti del 2023 e ai 14 collegamenti del 2019.

«Il risultato economico, con un utile operativo di 3.194.194 euro, testimonia la validità della scelta strategica che Regione, socio con il 45% del capitale, ha fatto qualche anno fa di aprire il capitale sociale ad un partner industriale in grado di inserire l’aeroporto regionale in una rete più ampia – queste le parole dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli – la nostra Regione è oggi più che mai collegata con il resto d’Italia e con l’Europa anche dopo la scelta di Ryanair di fare dell’aeroporto di Trieste una delle sue due nuove basi in Italia dopo aver trovato un terreno in Friuli Venezia Giulia favorevole ai suoi investimenti”.

«La testimonianza concreta della bontà delle scelte fin qui compiute e dell’ottima collaborazione tra la Regione e la 2i Aeroporti Spa di Milano che detiene partecipazioni rappresentative del 55% del capitale sociale di Aeroporto Fvg Spa – prosegue Zilli – si registrano anche nel il record storico di passeggeri transitati sullo scalo, l’incremento dei movimenti aerei e il progressivo ampliamento dell’offerta di collegamenti con destinazioni italiane ed europee sempre più prestigiose e attrattive”.

Di «un’infrastruttura strategica per il Friuli Venezia Giulia» riferisce l’ presidente dell’Aeroporto di Trieste, Antonio Marano: «Questi risultati accrescono il valore del patrimonio per i soci e dimostrano che siamo nel pieno di un progetto di crescita i cui frutti matureranno con ulteriori e più evidenti evidenze a partire dall’anno in corso. Grazie alle strategie condivise con gli azionisti, Regione e F2i, un esempio di partenariato pubblico-privato di successo, ma non da meno la capacità di un management d’eccellenza”.

«Il nostro aeroporto è entrato in un percorso di crescita consistente dal 2023 che vogliamo sia strutturale e significativo anche per i prossimi anni – sono le parole delL’amministratore delegato Marco Consalvo – la nuova base Ryanair e i collegamenti che vogliamo incrementare sui principali hub europei ci permetteranno di espandere ulteriormente il nostro network”.

«L’obiettivo principale resta l’aumento dei collegamenti, ma abbiamo una forte attenzione anche allo spostamento modale dalla strada alla ferrovia per i passeggeri in arrivo e in partenza dal nostro aeroporto e vogliamo anche una completa trasformazione green dello scalo: entro il 2027 tutta la nostra energia i consumi proverranno da fonti rinnovabili autoprodotte” conclude l’Ad.

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