GIRO D’ITALIA | 05/07/2024 | 08:15
di Francesca Monzone
Tadej Pogacar ha attaccato ieri alla fine della terza tappa? Assolutamente no e a dirlo è lo stesso sloveno, che ha voluto dare la sua versione di come sono realmente accaduti i fatti.
«Non ho attaccato, ho semplicemente seguito il volante di Honoré – ha detto il campione sloveno -: eravamo in una buona posizione, io e Thomas abbiamo poi provato ad arrivare al traguardo, anche se non pensavo di farcela».
Tutto è successo quando mancavano tre chilometri alla fine e il danese Mikkel Honoré ha deciso di lanciarsi in volata con l’obiettivo di sorprendere tutti i suoi avversari. L’attacco del danese non ha avuto successo e al suo volante è subito arrivato Pogacar, seguito da Thomas, che ha recuperato il distacco in pochi colpi di pedale. «Geraint ha provato a tirare alla fine e questo mi ha sorpreso. Con tutto il rispetto per lui! Alla fine ci ho provato, avevo buone gambe, ma mancavano ancora 400 metri ed era davvero troppo per me”.
Thomas invece ha detto nella sua versione di voler aiutare Pogacar a staccarsi e neutralizzare tutti i velocisti. «Le prime due ore sono state davvero facili e non è successo nulla, poi c’è stata un’ora a tutta velocità e anche le curve sono state fatte velocemente. Alla fine è stato abbastanza stressante e caotico, si sentiva la tensione nel gruppo. Poi alla fine ci siamo sgranchiti le gambe”.
Il vincitore della giornata è stato deciso con uno sprint e il fotofinish ha assegnato il primo posto a Tim Merlier, che si è lasciato alle spalle Milano e Girmay. “Ieri è stato un po’ come i giochi che facevo con gli amici d’infanzia, quando ci attaccavamo in pianura e sui piccoli pendii”.
Intanto su Instagram A Thomas piaceva prendere in giro Pogacar, chiedendogli ironicamente se potevano riposarsi un po’ adesso. «Va bene figliolo, adesso ti sei divertito – scrisse Thomas strizzando l’occhio allo sloveno – Domani avremo una giornata tranquilla (oggi per chi legge, ndr)”?
Pogacar si è divertito e ha giocato al gioco, rispondendo al suo avversario con un sorriso: «Domani partiamo con il fucile»?
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