avvelenato da gas come le cinque vittime che lavoravano nelle fogne – .

avvelenato da gas come le cinque vittime che lavoravano nelle fogne – .
avvelenato da gas come le cinque vittime che lavoravano nelle fogne – .

Un sesto lavoratore è in gravi condizioni, intossicato dal gas che lunedì ha ucciso cinque colleghi impegnati nello spurgo della rete fognaria nei pressi di Palermo. Nessuno aveva protezione contro l’idrogeno solforato. Sono state disposte autopsie e accertamenti per accertare la responsabilità dell’incidente

È dentro un sesto operaio versava in condizioni gravissime caduto lunedì nella rete fognaria Casteldacciain provincia di Palermo, insieme ai cinque colleghi che hanno perso la vita per avvelenamento da idrogeno solforato.

Domenico Viola, 62 anni, è ricoverato in terapia intensiva al Policlinico del capoluogo siciliano con danni a diversi organi. Viola lo era l’ultimo a scendere quattro metri sottoterra per aver spurgato una cisterna, una volta gli altri operai non hanno dato risposta, ed è riuscito a fermarsi su un balcone.

Le vittime lo sono Epifanio Alsazia70 anni, comproprietario dell’azienda Quadrifogliogruppo srl responsabile dell’appalto di manutenzione del suddetto settore fognario dell’Amap (Azienda municipalizzata degli acquedotti di Palermo); Ignazio Giordano 59 anni, Roberto Raneri 51 anni, Giuseppe Miraglia 47 anni e Giuseppe La Barbera di 28 anni, tutti di origini siciliane.

Cos’è l’idrogeno solforato, il gas killer di Casteldaccia

Sono stati ritrovati i corpi delle vittime senza mascherine né dispositivi di sicurezza per la segnalazione del gas, obbligatori per operare in condizioni simili.

il contratto di appalto stipulato dall’azienda per la quale hanno lavorato previsto che l’aspirazione dei liquami avvenga dalla superficie attraverso un autospurgo e che il personale non è andato sottoterra, motivo forse per cui gli operai non avevano con sé alcuna protezione. Non è nemmeno escluso che lo abbiano fatto ha erroneamente aperto una paratia che avrebbe dovuto rimanere chiuso, dato che i locali sotterranei sono normalmente stagni.

Secondo alcuni colleghi rimasti fuori, quattro dei cinque operai morirono mentre cercavano di salvare l’Alsaziail primo ad andare sottoterra.

L’idrogeno solforato (o idrogeno solforato) è un gas prodotto da degradazione batterica, incolore ed estremamente tossico poiché è irritante e asfissiante.

I vigili del fuoco hanno rilevato una quantità di dieci volte superiore al limite di sicurezza nel sottotetto e nella cisterna della fogna, dove furono ritrovati gli operai, che probabilmente morirono per asfissia in pochi secondi.

“Abbiamo protocolli di sicurezza che impongono alle aziende aggiudicatarie il rispetto di regole rigide e forniamo una formazione rigida ai lavoratori temporanei” ha commentato Alessandro Di Martinoil presidente dell’Amap “è assurdo e incomprensibile che non si siano tutelati”.

È prevista l’autopsia delle vittime per confermare le cause della morte e dare le informazioni necessarie agli inquirenti per accertare la responsabilità dell’incidente. L’ipotesi investigativa è omicidio colposo plurimo.

Quasi duecento morti sul lavoro in Italia nel primo trimestre del 2024

Con la tragedia di Casteldaccia prosegue un anno nero per il lavoro in Italia, dopo i cinque operai morti nel cantiere di un supermercato a Firenze a febbraio e i sette operai morti nell’incidente di aprile alla centrale idroelettrica di Suviana.

Nel primo trimestre dell’anno lo sono già 191 persone sono morte sul lavoro, 78 per cento italiani e 22 per cento stranieri, secondo l’Inail. Nel 2023 erano 1041 in totale.

 
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