Il mare li ha portati via durante un’attività di routine, una delle tante operazioni sottomarine che hanno compiuto, quasi ad occhi chiusi. Posiziona una boa di segnalazione sul relitto del piroscafo San Marco. La notizia del ritrovamento dei loro corpi a una profondità di oltre cento metri ha scosso tutta Villasimius, cittadina avvolta dal dolore: “Una disgrazia enorme, siamo tutti addolorati. Stefano in particolare conoscevo da oltre vent’anni”, ricorda commosso il sindaco Luca Dessì. “Mi stringo attorno ai suoi cari e a quelli di Mario Perniciano. Siamo stupiti per quello che è successo, due subacquei esperti che sono morti così, in mare. Stefano abitava in paese da moltissimo tempo, tutti i cittadini e i naviganti lo conoscevano molto bene”. Così come hanno incontrato, di rimbalzo, il loro amico di tanti tuffi, Mario. «Erano grandi amici e uscivano spesso insieme», continua il sindaco. Anche lui, come tutti, ha sperato fino alla fine nel lieto fine.
“Ora aspettiamo di sentire le decisioni del magistrato”. I due corpi saranno analizzati dal medico legale Roberto Demontis, che traccerà un quadro chiaro sulle cause della morte. Il che potrebbe essere stato causato da un malore improvviso di uno dei subacquei che ha portato l’amico a intervenire per cercare di salvarlo. Ipotesi, niente di più. Sullo sfondo ci sono purtroppo “due bravi ragazzi. Stefano era un personaggio in tutta Villasimius, il giorno del funerale cercheremo di fargli un funerale degno”.