Nel giorno della tappa del Giro d’Italia, Genova dedica una targa ai ciclisti Michele Scarponi e Rocco Rinaldi – .

Nel giorno della tappa del Giro d’Italia, Genova dedica una targa ai ciclisti Michele Scarponi e Rocco Rinaldi – .
Nel giorno della tappa del Giro d’Italia, Genova dedica una targa ai ciclisti Michele Scarponi e Rocco Rinaldi – .

Questa mattina la cerimonia di inaugurazione della targa in Corso Italia in onore del grande campione marchigiano, vincitore del Giro d’Italia 2011 e del compianto ciclista dilettante genovese, vittime della strada. Erano presenti il ​​fratello di Michele, Marco e il figlio di Rocco, Luca, ma anche il grande campione di ciclismo Vincenzo Nibali: capitano, compagno di squadra e amico di “Scarpa”

GENOVA – Ricordare per non dimenticare. Ma anche sognare e lavorare insieme, istituzioni, associazioni, scuole e cittadini, per un futuro senza morti sulle strade, da trasformare in luoghi davvero per e per tutti, a partire dagli utenti più vulnerabili: pedoni, ciclisti, bambini, anziani e persone con disabilità, ma anche motociclisti.

Grande partecipazione questa mattina a Genova alla cerimonia di intitolazione della pista ciclabile di Corso Italia Michele Scarponi E Rocco Rinaldi. Entrambi ciclisti, entrambi vittime della strada, ai quali anche il Giro d’Italia 2024 – oggi protagonista nel capoluogo ligure con la partenza della quinta tappa Genova-Lucca – ha voluto dedicare il suo commosso ricordo.

Alla presenza di numerose autorità del mondo istituzionale e sportivo, tra cui il direttore del Giro d’Italia Mauro Vegnil’ex ciclista Vincenzo Nibalil’ex allenatore della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani e specialmente Marco Scarponi – fratello di Michele e segretario generale della Fondazione Michele Scarponi Ets – e Luca Rinaldifiglio di Rocco, tanti appassionati di ciclismo e rappresentanti di associazioni impegnate nel ciclismo e nella mobilità sostenibile hanno partecipato all’inaugurazione della targa che, da oggi, potrà essere letta da passanti e frequentatori della pista ciclabile per ricordare il dramma quotidiano delle vittime della strada violenza.

L’intitolazione della pista ciclabile Corso Italia a Michele Scarponi e Rocco Rinaldi è un’iniziativa portata avanti da Comune di Genova dopo il sondaggio online lanciato nel 2022 da FIAB Genova e dal collettivo genovaciclabile , e a seguito di una mozione approvata in Consiglio Comunale.

LA RAPPRESENTANZA ISTITUZIONALE DEL COMUNE DI GENOVA

«A Genova è forte la passione per il ciclismo, soprattutto a livello amatoriale, ed è importante che l’amministrazione comunale continui a promuoverla insieme alla cultura della sicurezza – dichiara ilassessore comunale allo sport – Siamo felici di poter intitolare la pista ciclabile a Michele Scarponi e Rocco Rinaldi, due uomini con storie diverse ma uniti da un grande amore per il ciclismo, in una giornata così speciale con Genova al centro della scena nazionale e internazionale per la partenza della quinta tappa del Giro d’Italia”.

«Ricordare è un dovere, ma non basta. Intitolare la pista ciclabile Corso Italia a Michele Scarponi e Rocco Rinaldi è un omaggio alla memoria di tutte le vittime della strada: uomini e donne come la genovese Federica Picasso che hanno lasciato un vuoto incolmabile nel cuore delle loro famiglie e di tutti noi – commenta ilassessore comunale alla Mobilità Integrata, Trasporti e Ambiente – Oggi, insieme a Marco Scarponi, Luca Rinaldi, le istituzioni, il Giro d’Italia, Vincenzo Nibali, Cristian Salvato, le associazioni locali impegnate nella promozione di una mobilità più sicura e sostenibile, piantiamo un seme importante, da far germogliare in un futuro in cui la violenza stradale diventa finalmente il ricordo di un’era di morti e tragedie evitabili”.

«Con questa iniziativa, frutto del lavoro collettivo di associazioni, Comune e Comune di Genova, vogliamo lanciare un messaggio importante di sensibilizzazione e prevenzione delle morti stradali – spiega ilassessore comunale alla Sicurezza e Polizia Locale – Una tragedia quotidiana che in tutta Italia provoca ogni anno circa 3.000 morti, centinaia di migliaia di feriti e costi sanitari, economici e sociali pari a diversi miliardi di euro. Una piaga che colpisce molte famiglie e che il Comune di Genova, insieme alla nostra Polizia Locale, combatte attraverso importanti attività tra cui hanno particolare significato le lezioni di educazione stradale nelle scuole, tenute da agenti-operatori appositamente qualificati. La cultura del rispetto delle regole e degli altri va appresa fin da piccoli: un valore da coltivare e portare avanti ogni giorno, e in tutti i luoghi possibili, nel ricordo di Michele Scarponi, Rocco Rinaldi e di tutte le vittime della strada”.

LA PARTECIPAZIONE DEL MONDO DEL CICLISMO ITALIANO

Particolarmente significativa è stata la presenza alla cerimonia di Vincenzo Nibaliex ciclista professionista che vanta una Vuelta a Espaňa (2010), un Tour de France (2014) e due Giri d’Italia (2013 e 2016). Proprio nel 2016, Nibali si è voltato e ha vinto la Corsa Rosa grazie alla generosità del compagno di squadra, amico e socievole Michele Scarponi che, nella 19esima e decisiva tappa Pinerolo-Risoul, ha messo “il piede a terra” per aspettare il suo capitano e trascinarlo al successo finale, rinunciando così a una vittoria di tappa certa: un gesto che, otto anni dopo, è ancora inciso nel cuore di tanti tifosi, simbolo di valori universali come l’amicizia, il sacrificio e l’altruismo.

«Sono felice di essere stato coinvolto in questa giornata speciale, dedicata alla memoria e al tema delle infrastrutture ciclabili da coniugare con la sicurezza delle persone – dice Nibali – Un ringraziamento di cuore alla famiglia Scarponi e in particolare a Marco per aver mantenuto vivo il ricordo di Michele, un grande amico con il quale abbiamo condiviso tante vittorie. Il lavoro portato avanti dalla Fondazione Michele Scarponi è molto importante sotto diversi aspetti: educazione alla sicurezza stradale, attivazione sportiva e promozione del territorio. Un caloroso abbraccio anche alla famiglia Rinaldi: quanto accaduto a Michele e Rocco ci fa capire quanto sia importante coniugare il ciclismo, e la pratica sportiva in generale, con l’aspetto fondamentale dell’educazione stradale, a partire dai più piccoli”.

Erano presenti anche il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegniil presidente dell’ACCPI, Associazione Ciclisti Professionisti Italiani, Cristian Salvato l’ex allenatore della nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani.

«Un’iniziativa importante che evoca in me tanti ricordi legati alla figura di Michele Scarponi, un personaggio unico: non solo il grande sportivo che tutti noi ammiravamo sulle strade del ciclismo e in televisione, ma soprattutto un grande uomo il cui sorriso in mezzo del gruppo è stato un conforto per tutti gli altri corridori – sottolinea Dai – Michele, oltre che un campione di sport, è stato un campione di umanità. Ringrazio quanti hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto, di cui va apprezzato anche il ricordo del ciclista genovese Rocco Rinaldi. Il doppio titolo raggiunge l’obiettivo di unire la parte sportiva con quella amatoriale, ricordandoci che la sicurezza sulle strade è un grosso problema per tutti i cittadini, compresi quei giovani da cui dipende il futuro del nostro sport”.

«Ringraziamo il Comune di Genova per questa iniziativa: il nostro auspicio è che in futuro non ci sia più bisogno di ricordare gli amici che hanno perso la vita per strada a causa di incidenti per nulla imprevedibili – dice Salvato – La sicurezza stradale deve essere promossa attraverso un cambiamento culturale e leggi chiare che tutelino veramente gli utenti più deboli, come ciclisti e pedoni, che meritano di avere il loro spazio sulla strada. Purtroppo, da quando Michele ci ha lasciato, poco è cambiato: i ciclisti professionisti che ho l’onore e l’onere di rappresentare chiedono strade più sicure per tutti, a partire dai più piccoli”.

«Michele Scarponi è stato un grande campione e un grande uomo che tutti ammiravamo. Non conoscevo Rocco Rinaldi, ma da oggi è tra quelle persone che ricorderò – dice Cassani – Da quando Rinaldi ci ha lasciato nel 2015 sono morte più di 2mila persone in bicicletta. La pista ciclabile di Corso Italia è importante, perché dà la possibilità a tutti di praticare il ciclismo in sicurezza. Il Giro d’Italia è una grande festa, ma è anche motivo per sensibilizzare tutti coloro che sono in strada ad un comportamento rispettoso. Dobbiamo rendere le strade meno pericolose, ricordando sempre che siamo tutti pedoni, ciclisti e automobilisti: aumentando il rispetto reciproco ci saranno meno morti. Finalmente, da oggi, tutti coloro che pedalano, corrono e camminano lungo Corso Italia penseranno a Michele e Rocco, contribuendo a rendere il nostro mondo più sicuro”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV L’elicottero che aveva a bordo il presidente iraniano Ebrahim Raisi non è stato ritrovato.
NEXT Usyk vince, meritatamente, di poco su Fury. “Una notte attesa per 22 anni” – .