“Il negazionismo fa crescere le mafie, in questa regione bisogna trovare il modo per contrastarle” – .

“Il negazionismo fa crescere le mafie, in questa regione bisogna trovare il modo per contrastarle” – .
“Il negazionismo fa crescere le mafie, in questa regione bisogna trovare il modo per contrastarle” – .

“Il drammatico evento che sta vivendo la Liguria deve essere un’occasione, il punto di partenza per un dibattito serio su come contrastare una realtà che purtroppo è significativamente presente anche nella nostra regione”. È l’invito di Andrea Orlando, deputato (ed ex guardasigilli) del Pd, che oggi a Genova è tornato a intervenire sul tema delle accuse di ballottaggio emerse dall’inchiesta sulla Tangentopoli ligure, un invito rivolto a tutta la classe politica, ma è finito nel mirino della maggioranza di centrodestra che si ritrova senza guida. Una nota congiunta dei capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale risponde: “Il centrosinistra fa una scarsa propaganda elettorale”.

“Un accusato di scambio elettorale politico-mafioso si sarebbe difeso dicendo che in passato Marta Vincenzi aveva scritto anche una lettera alla comunità riesi, e questo costituirebbe in qualche modo un precedente – è la riflessione di Orlando – Marta Vincenzi era un dirigente, rappresentante del Partito Democratico, colpito da una vicenda giudiziaria durissima, a mio avviso una pena eccessivamente alta. Ma questo caso non può cancellare un altro fatto politico e storico incontrovertibile: è stata lei la prima esponente politica in Liguria a sollevare il tema della presenza mafiosa. sul nostro territorio. Ho filmato una sua intervista e ho rilanciato proprio in questa direzione, ero allora membro della Commissione Antimafia come lo sono oggi, ho chiesto l’attenzione di tutte le forze politiche, la destra mi ha risposto che sollevavamo questo problema e gettando fango sulla regione. “.

“Purtroppo le cose ci hanno dato ragione: sono stati sciolti i comuni del ponente – ricorda l’ex ministro dem – sono proseguiti i processi che hanno dimostrato la presenza della criminalità organizzata in Liguria e purtroppo ci troviamo ancora oggi di fronte a questa evidenza. All’inizio di questa legislatura ho presentato il rapporto di Libera nella nostra regione e ho scritto a tutti i parlamentari, chiedendo un impegno comune per contrastare la presenza della criminalità organizzata che si muove quando ci sono grandi opere e quando c’è silenzio. Oggi abbiamo quindi il dovere di non rimanere in silenzio e di riconoscere chi ha sollevato questa questione per la prima volta. Come Ministro della Giustizia ho avvertito: un pericolo enorme che permette alla mafia di crescere e diventare aggressiva è il silenzio e la reticenza negazionista La situazione drammatica che sta vivendo la Liguria deve essere l’occasione per un dibattito serio su come contrastare una realtà che purtroppo è anche significativamente presente nella nostra regione”.

“Il tema delle infiltrazioni mafiose è troppo grave per essere utilizzato come argomento di scarsa propaganda elettorale – dichiarano in una nota i capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale Claudio Muzio (Forza Italia), Stefano Balleari (Fratelli d’Italia), Stefano Mai (Lega Liguria – Salvini), Alessandro Bozzano (Lista Toti), Mabel Riolfo (deputato liberale del Gruppo Misto) – Come capigruppo di maggioranza rivendicamo con orgoglio la decisione di istituire, all’inizio dell’attuale legislatura, un la Commissione Antimafia in seno al Consiglio regionale. Una scelta che smentisce, senza se e senza ma, le dichiarazioni di Orlando e che dimostra chiaramente la nostra consapevolezza del problema e la nostra volontà di contribuire ad affrontarlo in modo efficace. Non siamo a conoscenza di iniziative simili quando il centrosinistra amministrava la Regione. Non prendiamo quindi lezioni dall’onorevole Orlando e rimandiamo al mittente le accuse di nostra sottovalutazione del fenomeno mafioso”.

Sullo sfondo, inevitabilmente, il terremoto politico e giudiziario che ha congelato la scena politica ligure dopo l’arresto del presidente Toti. “La cosa che più mi ha colpito delle parole della Meloni su Toti è quando lei sostiene che ha governato bene. Vuol dire che abbiamo un’idea di governo molto diversa – ha commentato Orlando – Al di là della vicenda giudiziaria, questa è una regione dove puoi aspettare anche un anno per fare una visita specialistica in ambito sanitario. Questa è una regione, come abbiamo visto, che funzionava con meccanismi decisionali che, al di là della loro rilevanza penale, sono sotto gli occhi di tutti, questo significa governare bene, noi abbiamo un’idea radicalmente diversa”.

“Credo sia molto importante lanciare un appello affinché tutti si assumano le proprie responsabilità. Dobbiamo costruire la coalizione per l’alternativa tenendo conto delle peculiarità liguri – spiega Orlando – un fronte di tutti coloro che vogliono rompere con quel tipo di sistema. Quindi non necessariamente una mera riproposizione del centrosinistra nazionale, si tratta di forze civiche, sociali e culturali che possono contribuire a costruire una coalizione con caratteristiche proprie, che affronti le caratteristiche specifiche di questa crisi”.

“Oggi è il momento di dare una mano a tutti coloro che sono coinvolti in questo round amministrativo. Ricordiamo che diversi comuni della nostra regione si recano al voto – ha concluso il rappresentante dem – per fare un primo passo nella direzione del ripristino di una dinamica democratica che permetta a tutti i cittadini di essere uguali davanti alle istituzioni e non discriminati in base alle loro caratteristiche. ricchezza”.

 
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