Da via Regione Siciliana a Calcarelle, passando per via Piersanti Mattarella, sono stati complessivamente sette i furti commessi o semplicemente tentati, nella notte tra mercoledì e giovedì, ad Agrigento, nel raggio di circa un chilometro e mezzo. Delle indagini si stanno occupando i Carabinieri e la Polizia. E spetterà, ovviamente, a loro stabilire se – come sembra – tutti i fatti siano riconducibili alla stessa “mano criminale”. Non è escluso che avesse un complice che fungesse da “posta”.
Prima si è intrufolato nella scuola “Anna Frank” e nell’asilo privato di via Regione Siciliana, dopo aver rotto finestre e porte. In entrambi i casi ha saccheggiato aule e uffici ma a parte i danni non ha rubato nulla. Successivamente si è trasferito nella sede del sindacato Uil in via Piersanti Mattarella, dove ha rubato soldi dai distributori automatici di bevande e snack.
Poi è entrato nel negozio di toelettatura per cani dove ha aperto la cassa e prelevato 100 euro. Nella stessa via aveva tentato di entrare in un’attività di assistenza tecnica di elettrodomestici e condizionatori, ma poiché all’interno c’era un cane ha rinunciato. Da lì, a pochi metri, si è intrufolato nel Caf Acli, dove pare abbia portato con sé una sola macchina fotografica. In sostanza, lo stesso ‘modus operandi’ del furto alla Uil è stato compiuto nel vicino polo universitario di Calcarelle.
Il malvivente, dopo aver prelevato le monete dalle macchinette, si è ferito: si è tagliato mandando in frantumi un vetro. E fu forse proprio questo a interrompere la scia delle incursioni.