![chi è la greca Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento Ue subito espulsa da gruppo e partito – Corriere.it – .](https://it.italy24.press/temp/resized/medium_2022-12-09-ea55d8460d.jpg)
Ex giornalista di Mega Channel, 44 anni, compagno del milanese Francesco Giorgi, anche lui coinvolto nell’inchiesta. È stata eletta al parlamento greco nel 2007
Dal nostro corrispondente
BRUXELLES Nessuna presunzione di innocenza per la greca Eva Kaili, arrestata a Bruxelles nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione di funzionari europei legati al Qatar: la vicepresidente del Parlamento Ue (sono quattordici) ieri sera è stata espulsa dal Pasok, il Movimento socialista panellenico, per decisione del presidente Nikos Androulakis. E a seguire anche dal gruppo S&D dell’Eurocamera con effetto immediato, in risposta alle indagini in corso.
Prima di dedicarsi alla politica Kaili, 44 anniè stata giornalista televisiva per l’emittente greca Mega Channel fino a quando è stata eletta al parlamento greco nel 2007, dove è rimasta per l’intero mandato. Consulente per gli affari pubblici e per alcuni anni presidente del Centro per l’uguaglianza di genere del ministero dell’Interno grecotornata alla politica attiva alle Europee del 2014: viene eletta a Strasburgo e riconfermata nel 2019. Il suo compagno, Francesco Giorgi, è stato nella scorsa legislatura ex assistente parlamentare di Antonio Panzeri. Entrambi sono stati fermati. Il legame con Panzeri è rimasto saldo anche dopo la sua formale uscita dall’eurocamera. Non è un segreto a Bruxelles che la sua elezione a vicepresidente sia stata favorita anche dall’appoggio dei socialisti rimasti vicini a Panzeri.
da sempre molto attivo nell’intergruppo degli under 40. I suoi poteri spaziano dalla responsabilità sociale d’impresa all’informatica e alle telecomunicazioni. Sostituisce inoltre la presidente Roberta Metsola, ove necessario, per i contatti con le associazioni imprenditoriali europee, con organismi multilateralii (non sicurezza), comprese ONU e OMC, e per il Medio Oriente. Il suo intervento alla Camera lo scorso 21 novembre sulla situazione dei diritti umani nell’ambito dei Mondiali iniziava così: I Mondiali in Qatar sono la prova di come la diplomazia sportiva possa portare a una trasformazione storica di un Paese con le riforme che hanno ispirato il mondo arabo mondo. Il 1° novembre Kaili, ricorda Twitter, ha incontrato il ministro del lavoro del Qatar Ali bin Samikh Al Marri, accogliendo con favore l’impegno di Doha per i diritti dei lavoratori.
9 dicembre 2022 (modifica 9 dicembre 2022 | 23:19)
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