Fabbri punta all’oro nella categoria di peso agli Europei di atletica leggera Roma 2024 – .

Fabbri punta all’oro nella categoria di peso agli Europei di atletica leggera Roma 2024 – .
Fabbri punta all’oro nella categoria di peso agli Europei di atletica leggera Roma 2024 – .

“Credimi, sarà una roba pazzesca. Non potete perdervi gli Europei di Roma, in Italia non si è mai vista una squadra di atletica così forte”. Per lanciare ilInvito per i prossimi Campionati Europei di Atletica Roma 2024, in programma dal 7 al 12 giugno (biglietti e abbonamenti in vendita su roma2024.vivaticket.it) è Leonardo Fabbri, argento mondiale nel lancio del peso lo scorso anno a Budapest e bronzo ai Mondiali indoor di Glasgow.

Da qualche giorno è anche il lanciatore Primatista italiano con il fantastico 22.95 di Savonaun provvedimento che lo ha reso il secondo pesista europeo di tutti i tempi dietro al tedesco Ulf Timmermann (23.06 nel 1988) e che gli ha permesso di superare una leggenda dell’atletica italiana come il campione olimpico di Los Angeles 1984 Alessandro Andrei (22.91 nel 1987), da Firenze come lui e il suo idolo di sempre.

“Superare Andrei è stato realizzare il sogno di un bambino che ha iniziato a lanciare quando aveva 12 anni – le parole di Leonardo Fabbri, in gara domani al Grifone Meeting di Asti per proseguire il loro avvicinamento a Roma 2024 – Molte persone hanno sempre fatto paragoni con lui, con le misure che prendeva da bambino, con quelle che prendeva da grande, e pian piano ho sempre cercato di eguagliarlo. Sono riuscita in tante cose, e ne vado fiera perché per me lui è una divinità. C’è ancora una medaglia che ci separa, vediamo se tra due mesi (alle Olimpiadi di Parigi, ndr) riuscirò ad avvicinarmi a lui. Ho tirato più di lui ma Alessandro Andrei resterà per sempre nella storia dello sport italiano per quello che ha fatto”.

Nelle ultime tre gare, tra Modena, Savona e Lucca, Fabbri ha passato nove volte la misura di 22 metri: “La differenza più grande è stata aver trovato continuità – spiega – ho perso diversi chili, non ho più i problemi fisici che avevo due anni fa e ora posso allenarmi tutti i giorni. Il gesto tecnico è molto stabile e questo mi permette di lanciare regolarmente oltre i 22 metri, anche senza essere al 100% della condizione: è qualcosa di fondamentale se si vuole competere ad alti livelli in campo internazionale”.

Lo Stadio Olimpico lo aspetta per le qualificazioni nella prima serata di venerdì 7 giugno e per la finale il giorno successivo, sabato 8 giugno (biglietti in vendita su roma2024.vivaticket.it). “La prima volta che ho lanciato all’Olimpico è stato al Golden Gala 2019: ho fatto davvero male, ma da lì è iniziata la mia carriera internazionale tra i grandi” – ricorda il 27enne dell’Aeronautica Militare – Mi fa ridere pensare all’atleta che ero nel 2019: correvo 19 metri, avevo poca esperienza e un’ansia pazzesca. Ma sbagliare è importante: ho imparato tanto e non vedo l’ora di tornare a Roma l’8 giugno per dimostrare a me stesso di aver fatto un buon lavoro in questi cinque anni”.

È impossibile nasconderel’obiettivo è conquistare la medaglia d’oro dei pesi, mai vinta da nessun lanciatore italiano agli Europei nelle 25 edizioni precedenti dal 1934. Nelle gare indoor, invece, a Stoccolma nel 1996 è riuscito solo il suo allenatore Paolo Dal Soglio, suo compagno di allenamenti Zane Weir a Istanbul nel 2023 e l’Assunta Legnante femminile a Birmingham nel 2007.

medaglia più prestigiosa non è l’unica speranza di Leo: “Gli 11 centimetri che mi separano dal record europeo sono un altro obiettivo. Volevo già fare il record indoor e purtroppo l’ho mancato per 18 centimetri. La Roma sarebbe una bellissima occasione per farlo ma cerco di non pensare mai troppo alle misure: vado lì, lancio e mi diverto”.

 
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