Inchiesta Liguria, oggi Signorini dalla Procura. Toti aspetta le risposte – .

Inchiesta Liguria, oggi Signorini dalla Procura. Toti aspetta le risposte – .
Inchiesta Liguria, oggi Signorini dalla Procura. Toti aspetta le risposte – .

Dopo il fiume interrogatorio del presidente della Regione, anche il dirigente, attualmente detenuto nel carcere di Marassi a Genova, ha chiesto di essere ascoltato. L’ex numero uno del porto e poi amministratore delegato di Iren, sospeso da ogni funzione, si era preso tempo davanti al gip per leggere attentamente le carte d’accusa e definire la strategia di difesa

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C’è attesa per l’interrogatorio di Paolo Emilio Signorini, ex presidente del porto di Genova, che dal carcere di Marassi ha chiesto di essere ascoltato dai pm. Dopo l’interrogatorio fiume di Giovanni Toti giovedì scorso, è previsto per oggi intorno alle 13 un altro momento chiave nell’inchiesta sulla corruzione che sta scuotendo la Liguria. Dalla sua villa di Ameglia (La Spezia), dove è costretto agli arresti domiciliari, il presidente della Regione guarda con ansia a Genova, ansioso di capire cosa dirà Signorini ai giudici. L’ex numero uno del porto e poi ad dell’Iren, sospeso da tutte le funzioni, si era preso tempo davanti al gip per leggere attentamente le carte d’accusa e definire la strategia di difesa.

Aspetto di vedere cosa dirà Signorini

I pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde, con il sostituto Vittorio Ranieri Miniati, chiederanno a Signorini di spiegare come si sono svolte le pratiche portuali finite sotto inchiesta, a partire dal rinnovo della concessione del Terminal Bulk ad Aldo Spinelli, accusato di aver finanziato sia Toti che Signorini per ottenere favori in porto. Gli chiederanno conto dei soldi che secondo l’accusa ha ricevuto dall’imprenditore, i favori di Montecarlo, le fiches al Casinò, i massaggi, le suite finite sul conto di Spinelli. Le sue risposte potrebbero dare una svolta alle indagini. L’accusa vuole capire se ha subito pressioni da Toti e Spinelli affinché le procedure andassero nella direzione da loro voluta, oppure se ha agito con logica e secondo le regole, senza preoccuparsi di ciò che gli chiedeva l’imprenditore. Al centro dell’interrogatorio ci sarà lo svolgimento delle sedute del comitato portuale, che dopo diverse tensioni ha finalmente approvato la concessione.

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Cosa potrebbe chiedere Signorini

Giovedì scorso Toti e il suo difensore Stefano Savi hanno spiegato ai pm che le richieste di finanziamento a Spinelli erano estranee ad eventuali favori, e legittime, che le presunte pressioni sull’Autorità portuale servivano solo a sbloccare procedure troppo lente. Signorini, l’unico degli indagati in carcere, potrebbe chiedere un’attenuazione delle misure ma non è ancora chiaro quale sia la tempistica delle sue scelte. “Siamo pronti a chiarire quanto ci viene contestato – ha confermato il suo legale Enrico Scopesi – ovviamente anche a ritornare una seconda volta, visti i limiti di uno studio delle carte dall’interno del carcere”. Sul fronte politico, intanto, si muove l’opposizione, che convoca i cittadini martedì nella sede del Consiglio regionale. Lo hanno deciso dopo un incontro Pd, M5S, Lista Sansa e Linea Condivisa. “Dobbiamo andare lì. Non solo i politici. Ma soprattutto i liguri. Insieme. Dobbiamo farci vedere. Fateci sentire. Lavoratori, pensionati, studenti, associazioni, comitati. Persone. Perché le istituzioni sono di tutti” spiega Ferruccio Sansa in un appello.

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