Inchiesta Liguria, il gip nega la revoca dei domiciliari per Aldo Spinelli – .

Inchiesta Liguria, il gip nega la revoca dei domiciliari per Aldo Spinelli – .
Inchiesta Liguria, il gip nega la revoca dei domiciliari per Aldo Spinelli – .

Ci sarebbe il “rischio di reiterazione dei reati” nella fase attuale. Oggi Signorini davanti ai pm

27 maggio 2024

Il gip di Genova lo ha fatto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari è stata respinta avanzata dagli avvocati di Aldo Spinelli, l’imprenditore portuale indagato insieme a Giovanni Toti nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria. Spinelli resta quindi agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Quarto a Genova. Le motivazioni sono legate ad un rischio individuato nella fase attuale ripetizione dei crimini.

Oggi l’interrogatorio di Signorini davanti ai pm

Inizia una nuova settimana di interrogatori nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria. Dopo Giovanni Toti, presidente sospeso dalla Regione Liguria agli arresti domiciliari il 7 maggio che nei giorni scorsi ha risposto alle domande dei magistrati, oggi sarà la volta dell’ex presidente del Porto di Genova Paolo Emilio Signorini essere ascoltato dai pubblici ministeri delle indagini.

Signorini è l’unico degli indagati a essere finito in carcere a Marassi accusato di aver agevolato il terminalista Aldo Spinelli su una serie di pratiche legate allo scalo genovese. Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nell’udienza preliminare davanti al gip, oggi Signorini sarà ascoltato dai magistrati intorno alle 12 in aula. Lui stesso si era reso disponibile a farlo chiarire la sua posizione. Nel frattempo ci stiamo avviando verso uno richiesta di attenuazione, e non di revoca, della misura cautelare. Un’istanza che potrebbe essere avanzata nelle prossime ore.

Inchiesta Liguria, relazione corretta di Roberto Spinelli: “Finanziamento legittimo”

La parola contenuta nel verbale dell’interrogatorio di Roberto Spinelli, figlio di Aldo, che nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria, sentito dal gip, aveva parlato di “finanziamento legittimo“, richiesto dal governatore Giovanni Totie non “illegale” come erroneamente indicato nel rapporto. I suoi avvocati si erano accorti dell’errore e avevano chiesto una rettifica al giudice, sulla quale il gip ha a sua volta inviato una richiesta alla procura, la quale, riascoltata la registrazione, ha individuato l’errore che verrà poi corretto.

 
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