Personale della Polizia di Stato del Commissariato PS di Cassino ha arrestato un 39enne per aver violato le disposizioni di allontanamento dall’abitazione familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa, in danno della compagna. Al riguardo si segnala che a seguito di una richiesta telefonica pervenuta alla Sala Operativa della Questura, gli agenti della Volante sono intervenuti presso un albergo della città, dove era stata rilevata la presenza di una donna, vittima di violenza fisica da parte del compagno. riportato. Giunti sul posto gli operatori hanno preso contatto con la persona richiedente l’intervento e, una volta giunti al piano su cui si trova la stanza “incriminata”, hanno sentito le voci di un uomo e di una donna che litigavano tra loro. Una volta entrati nella stanza, i poliziotti hanno trovato il 39enne e la vittima, quest’ultima in forte stato di agitazione. Con non poche difficoltà la donna ha riferito loro di aver subito violenza fisica da parte del compagno, sostenendo che questi le aveva dato più volte pugni all’addome e alla testa. Considerato che avvertiva forti dolori, sul posto è stato chiamato il personale sanitario del 118 che, dopo un primo intervento, ha deciso di trasportare la donna all’Ospedale Civile di Cassino, dove è stata assistita e ricoverata. Dagli accertamenti effettuati sono emersi verbali di polizia a carico dell’indagato e la misura cautelare ex art. 282 ter cpp del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e di applicazione del dispositivo di controllo a distanza (cd braccialetto elettronico), provvedimento sospeso dall’AG per l’archiviazione della denuncia. Nella mattinata di oggi, seguendo le direttive impartite dal Pubblico Ministero delle FF dottor Alfredo Mattei, incaricato delle indagini, personale del Commissariato PS si è recato presso l’Ospedale Civile di Cassino per formalizzare la denuncia presentata dalla vittima e acquisire il verbale del Pronto Soccorso. . Per i motivi sopra esposti, l’uomo è stato arrestato e condotto presso la propria abitazione, dove è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari su disposizione dell’AG procedente.
Redazione cassinese
