Gesù è a Gerusalemme per la terza volta in tre giorni, la seconda volta nel tempio; due giorni prima aveva scacciato i venditori di offerte, denunciando come la religiosità fosse diventata una questione economica. Economico non solo nel senso che qualcuno ne approfitta per trarre profitto dai doveri religiosi delle persone, ma nel senso che il rapporto stesso con Dio viene mercificato: è un sistema in cui devo comprare la mia salvezza, e il potere di garantire questo scambio è tenuto da sacerdoti, scribi e anziani.
Abbiamo letto qualche versetto fa che questi hanno paura di Gesù, ora scopriamo che hanno paura anche delle reazioni delle persone. Alla fine la loro vita è dominata dalla preoccupazione di mantenere il potere e la faccia, motivo per cui Gesù rappresenta una minaccia per loro.
Interrogato sulla sua autorità, che è quella del Figlio prediletto di Dio, e quindi di un amore che non si compra, Gesù non risponde, come fa più volte nel Vangelo; costringe gli astanti a confrontarsi con se stessi, a fare un esame di coscienza.
Solo alla fine ne scopriremo la forza: la forza di perdonare e di donare la vita!
Federico Parise SJ
Continua a leggere gli altri approfondimenti della giornata sul sito
Fonte: Alzati e cammina – il Vangelo quotidiano con commento
