Proseguono le ricerche dei 3 giovani travolti dal Natisone, individuato il segnale del cellulare – .

Proseguono le ricerche dei 3 giovani travolti dal Natisone, individuato il segnale del cellulare – .
Proseguono le ricerche dei 3 giovani travolti dal Natisone, individuato il segnale del cellulare – .

I soccorritori questa mattina hanno intercettato il segnale di uno dei cellulari dei giovani, per questo le ricerche si stanno concentrando su una zona precisa, anche se non è certo che lo smartphone sia rimasto addosso al suo proprietario. I tre, un ragazzo e due ragazze di età presumibilmente compresa tra i 17 e i 25 anni, sono stati travolti venerdì pomeriggio dalla piena del fiume nei pressi del ponte romano, a Premariacco, in provincia di Udine

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Proseguono le ricerche dei tre giovani – un ragazzo e due ragazze, presumibilmente di età compresa tra i 17 e i 25 anni – scomparsi in Friuli-Venezia Giulia dal primo pomeriggio di venerdì, quando furono travolti dall’alluvione del fiume Natisone nei pressi del ponte romano , a Premariacco, in provincia di Udine. Questa mattina i soccorritori hanno intercettato il segnale di uno dei cellulari dei giovani, per questo le ricerche si stanno concentrando su una zona precisa, anche se non è certo che lo smartphone sia rimasto addosso al suo proprietario.

La ricerca

Decine di soccorritori sono al lavoro lungo il corso del torrente, dal ponte romano fino alla confluenza con il fiume Torre, a sua volta emissario dell’Isonzo. I vigili del fuoco hanno mantenuto la loro presenza durante la notte, ma dalle prime ore della giornata sono riprese le ricerche anche con gli elicotteri e, grazie alle migliori condizioni meteo, con i droni della Protezione Civile Fvg. A quasi 20 ore dalla scomparsa, le possibilità di ritrovare i giovani ancora vivi sono quasi nulle, sia a causa della velocità dell’acqua che dell’ipotermia. Gli esperti sono convinti che il fiume possa “restituire” i corpi, perché il Natisone ha quello che è stato definito un carattere torrentizio estremo: piene improvvise, come quella di ieri, sono seguite da una “sgonfiaggio” altrettanto improvvisa, con flussi d’acqua che diventano improvvisamente scarso.

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I ragazzi sono stati spazzati via dal fiume

I tre giovani erano scomparsi nel nulla nel primo pomeriggio di venerdì, quando avevano imprudentemente deciso di fare una passeggiata nel letto del torrente Natisone. Nella zona è scattata l’allerta meteo gialla (con esondazioni e disagi in tutto il Friuli-Venezia Giulia) e il fiume è soggetto a piene improvvise, come avvertono i numerosi cartelli affissi nella zona, che ribadiscono il divieto assoluto di balneazione per il pericolo di annegamento. I tre avevano raggiunto a piedi un isolotto dove avevano trascorso i loro ultimi istanti, ignari del pericolo imminente. Quando il livello dell’acqua cominciò a salire, era già impossibile tornare a riva. La situazione è peggiorata nel giro di pochi minuti. La scelta è stata quella di abbracciarci, in attesa che arrivassero i soccorsi: un ultimo abbraccio, disperato e commovente, durato minuti. A dare l’allarme è stato l’autista dello scuolabus che operava nella zona. L’arrivo dei vigili del fuoco è stato rapido, ma la situazione era già compromessa. I vigili del fuoco si sono ancorati all’autoscala e si sono calati dal ponte per cercare di raggiungere i tre giovani. Hanno anche lanciato delle corde nella loro direzione. I ragazzi si liberarono dall’abbraccio per cercare sicurezza, allungarono le mani, ansimarono cercando di tirare fuori la testa dall’acqua, ma proprio in quel momento la corrente accelerò e loro scomparvero.

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