Caruso: “L’olio Evo va difeso dagli attacchi del Nutriscore. È una battaglia per la nostra salute” – BlogSicilia – .

Caruso: “L’olio Evo va difeso dagli attacchi del Nutriscore. È una battaglia per la nostra salute” – BlogSicilia – .
Caruso: “L’olio Evo va difeso dagli attacchi del Nutriscore. È una battaglia per la nostra salute” – BlogSicilia – .

“Il mio obiettivo è rendere giustizia all’olio extra vergine di oliva. In America, secondo le agenzie federali, questo prodotto è considerato un farmaco da sei anni. In Italia dobbiamo muoverci. Chissà chi sono le autorità per affermare che l’olio d’oliva è una medicina, anzi una medicina multiforme, con uno spettro d’azione così importante”? Francesco Carusogià responsabile della sanità pubblica, ha deciso di dedicare il suo tempo e i suoi studi a uno dei prodotti dell’eccellenza agroalimentare siciliana: l’olio extravergine di oliva.

Olio Evo sotto attacco dal Nutriscore

Le proprietà e le qualità salutari dell’olio Evo sono note da anni. Ma dall’Europa arriva un rifiuto incomprensibile. Sette paesi dell’Unione Europea (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera) hanno unito le forze per creare un meccanismo volto a facilitare l’uso della famosa etichetta a semaforo francese, la Nutriscore. I prodotti sono classificati in base a cinque colori che vanno dal verde (un via libera a livello nutrizionale) al rosso (una sorta di sconsiglio al consumo). A guidare la classifica dei prodotti “green” c’era, almeno fino allo scorso anno, la bibita più famosa al mondo nella sua versione senza zucchero. Patatine fritte? Verde chiaro, da consumare senza troppi problemi. L’algoritmo utilizzato da Nutriscore ha penalizzato l’olio Evo, “marchiandolo” con un famigerato colore giallo, come altri oli non pregiati come l’olio di colza. Un paradosso che contrasta con decenni di studi sulla dieta mediterranea. Nel 2022 un parziale dietrofront arriva dal Nutriscore, con il verde pallido a favore del nostro olio più pregiato.

Caruso, “tocca a medici e politici difendere l’Olio Evo”

Caruso non ci sta. Ha scritto un saggio per contrastare le tesi dell’istituto francese: “Vorrei stimolare tutte le persone, dalla professione medica ai politici, a sostenere le qualità dell’olio Evo. Manca la professione medica perché continua il suo silenzio assordante. Non vedo nessun medico, non sento, non leggo nessun articolo che dica che l’olio d’oliva è un medicinale, anzi è considerato tossico”.

Olio extra vergine di oliva come l’olio di colza? Follia

Per Caruso è inutile giri di parole: “con quella classificazione il laboratorio parigino indica l’olio extravergine di oliva come prodotto tossico. Ancora oggi, cosa assolutamente non vera, viene equiparato all’olio di colza. Questa è una grande bestia perché la differenza tra olio di colza e olio extra vergine di oliva è abissale.

Insomma, sembra che siamo di fronte all’ennesimo deturpamento da parte dell’Europa del paniere agroalimentare siciliano e italiano. “La Commissione Europea vorrebbe fare una legge per aiutare i consumatori a scegliere quando andare a comprare il loro petrolio. Ebbene questo laboratorio sbaglia, vuole imporsi e far valere la sua ricerca a livello europeo”.

Una mano arriva da Oltreoceano in aiuto dell’olio d’oliva. “Per la FDA, l’agenzia federale americana, l’olio extravergine di oliva è un farmaco dal 2018. Come mai in Italia, dopo sei anni che in America viene classificato un farmaco, nessuno ne è a conoscenza, nessuno lo pubblicizza a livello mondiale? livello nazionale, europeo e internazionale?”. Caruso spiega brevemente alcune delle principali qualità farmacologiche dell’olio extravergine di oliva. “È nutritivo, per la nutrizione è strutturale, cioè fa parte della struttura della cellula, è nutrizionale, è nutraceutico, cioè fa parte del metabolismo della cellula. Esistono studi del CNR che dimostrano la sua azione nei processi molecolari dei mitocondri e secondo alcuni studi agisce a livello cellulare in chiave antitumorale, come preventivo e come cura. L’olio evo svolge un’azione antipiastrinica, antinfiammatoria. È stato accertato che un cucchiaio da dieci grammi di olio d’oliva equivale all’azione di una compressa di ibuprofene”.

Perchè questo attacco all’olio Evo? Caruso ha dei sospetti: “La grande industria alimentare non si accontenta del piccolo profitto, vuole profitti favolosi e agisce contro la salute”.

 
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