La stagione della Lazio si è conclusa il 26 maggio. Con il pareggio casalingo contro il Sassuolo, i biancocelesti hanno ottenuto matematicamente la qualificazione alla prossima Europa League. La redazione di sololalazio.it ha deciso di valutare le prestazioni stagionali dei giocatori dividendo la rosa per ruoli. Si conclude con gli allenatori:
SARRI 5,5:
La terza stagione del tecnico toscano sulla panchina biancoceleste avrebbe potuto essere quella in cui la Lazio riuscì a qualificarsi per la seconda volta consecutiva alla Champions League. Si è invece rivelata una stagione agrodolce, dove, nonostante abbia raggiunto gli ottavi di Champions League, battendo anche la corazzata Bayern all’Olimpico, e le semifinali di Coppa Italia, eliminando la Roma ai quarti ( e vincendo così il suo quarto derby della Capitale su sei giocati), il campionato è iniziato male (0 punti nelle prime 2 partite, contro Lecce e Genoa) e finito (per lui) peggio, con la sconfitta contro l’Udinese che lo ha spinto alle dimissioni dare una scossa ad una squadra che sembrava non avere più voglia di lottare per uscire dalle difficoltà.
TUDOR 6.5:
Subentrato a Sarri (e Martusciello) per rimettere in piedi il campionato che la Lazio stava giocando, il tecnico croato riesce a rimettere in carreggiata la squadra e a conquistare almeno la qualificazione alla prossima Europa League con una media di 2 punti guadagnati a partita (18 punti in 9 partite sulla panchina biancoceleste). Peccato non aver raggiunto la finale di Coppa Italia, dopo la splendida rimonta contro la Juventus all’Olimpico che faceva ben sperare in questo senso, anche se il gol (fortunato) di Milik ha chiuso la partita della Lazio.
MARTUSCIELLO 9:
L’eleganza e la signorilità con cui ha guidato la Lazio di Sarri e Tudor è stata davvero esemplare, e non solo per la vittoria ottenuta contro il Frosinone. Nonostante le accuse mosse contro di lui nella settimana in cui Sarri si è dimesso, Martusciello ha sempre messo al primo posto il bene della società. E poi la sua uscita di scena dopo la partita del Frosinone ha suscitato aperti applausi per la sua umanità.
