Quale sarà l’impatto del Decreto Salva Casa sui condomini: scenari per il futuro

Quale sarà l’impatto del Decreto Salva Casa sui condomini: scenari per il futuro
Quale sarà l’impatto del Decreto Salva Casa sui condomini: scenari per il futuro

IL È stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Salva Casa ed è in vigore dal 30 maggio 2024. Il provvedimento contiene misure di semplificazione edilizia e urbanisticadestinata ad avere un impatto significativo sul Testo Unico dell’Edilizia.

IL equilibrio tra semplificazione e rispetto delle norme urbanistiche resta fondamentale per garantire uno sviluppo edilizio sostenibile e rispettoso del paesaggio e del patrimonio architettonico nazionale.


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Le principali novità introdotte dal Decreto Salva Casa

In questa tabella proviamo a riassumere il principali novità introdotte dal Decreto Salva Casa:

Artefatto Nuove funzionalità introdotte
Verande È necessario il permesso di costruire.
Possibile sanatoria per abusi minori con doppio rispetto delle norme urbanistiche ed edilizie. L’installazione abusiva, anche con il nuovo decreto, necessita di concessione edilizia se incide su parametri urbanistici.
Soppalchi e partizioni Per nuovi volumi e zone abitabili è necessaria un’autorizzazione. Eventuali abusi potranno essere sanati solo se qualificabili come inadempienze parziali della concessione edilizia o della SCIA.
Anche dopo il decreto l’aggiunta di volumi necessita sempre di autorizzazione.
Coperture solari Introduzione di coperture solari e di opere di protezione dagli agenti atmosferici nell’edilizia libera, purché realizzate minimizzando l’impatto visivo e armonizzandosi con le linee architettoniche preesistenti.
Finestre panoramiche rimovibili Sono considerate opere edilizie libere se rispettano i parametri di minimizzazione dell’impatto visivo e di armonizzazione con le linee architettoniche preesistenti. Pur essendo rimovibili, devono comunque rispettare i canoni estetici e strutturali dell’edificio.
Abusi edilizi Introduzione dell’articolo 36-bis del DPR 380/2001 per la valutazione di conformità in caso di difformità parziali. La concessione edilizia in sanatoria prevede il doppio rispetto della normativa urbanistica ed edilizia vigente al momento della presentazione della domanda e della normativa vigente al momento della realizzazione dell’opera.
Normative locali Resta invariata la potestà legislativa autonoma locale, regionale e comunale, imponendo che le nuove norme nazionali siano confrontate con le specificità locali.
Le decisioni edilizie dovranno tener conto anche delle normative regionali e comunali, che potranno imporre ulteriori vincoli o adeguamenti alle norme generali del decreto.

Ulteriori modifiche proposte in fase di studio

Le novità non finiscono qui, perché SIn arrivo una serie di emendamentiche sarà presentato in sede di conversione del decreto, al fine di ampliare il Decreto Salva Casa, con l’obiettivo di aumentare il numero degli immobili destinati ad uso residenziale.

Questi le modifiche erano state anticipate dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasportiio, Matteo Salvini, che ha espresso il necessità di aggiornare gli attuali requisiti sanitari. Salvini ha sottolineato l’urgenza di superare le prescrizioni della normativa igienica degli anni ’70, che attualmente limitano la superficie minima e l’altezza dei soffitti delle abitazioni.

Tali vincoli, stabiliti dal DM 5 luglio 1975, definiscono i requisiti architettonici minimi per la vivibilità di uno spazio: superficie abitabile, altezza minima, luce naturale, apertura di finestre e presenza di impianti di riscaldamento. Ovviamente questi cambiamenti dovranno essere bilanciati con la necessità di mantenere standard igienico-sanitari adeguati.

In questa tabella riportiamo l’attuale normativa in vigore, confrontandola con le novità in discussione:

Vecchio Regolamento (DM 5 luglio 1975) Emendamenti proposti
Superficie abitabile minima per abitante: 14 mq per i primi 4 abitanti, 10 mq per ogni successivo Riduzione della superficie minima abitabile per abitante
Camere da letto: superficie minima di 9 mq (una persona) e 14 mq (due persone) Riduzione della superficie minima delle camere da letto
Soggiorno: superficie minima di 14 mq Possibile riduzione della superficie abitativa minima
Monolocali: superficie minima di 28 mq Possibile riduzione della superficie minima dei monolocali
Altezza minima delle abitazioni: 2,70 metri Riduzione dell’altezza minima delle abitazioni
Altezza minima per corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli: 2,40 metri Riduzione dell’altezza minima per corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli

Il Ministro ha dichiarato che il Decreto Salva Casa rappresenta solo l’inizio di un processo più ampio. Dopo aver affrontato il tema dell’edilizia privata, l’attenzione si sposterà sull’edilizia pubblica, popolare e sociale, con l’obiettivo di riformare il settore dell’edilizia abitativa nel suo complesso.

 
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