Inchiesta Liguria, gli avvocati di Giovanni Toti chiedono la revoca degli arresti domiciliari al governatore – .

Inchiesta Liguria, gli avvocati di Giovanni Toti chiedono la revoca degli arresti domiciliari al governatore – .
Inchiesta Liguria, gli avvocati di Giovanni Toti chiedono la revoca degli arresti domiciliari al governatore – .

Indagini in Liguria e arresto di Giovanni Toti

11 giugno 2024

08:55

Bisogna trovare il giusto equilibrio costituzionale tra la tutela del processo, quella della volontà popolare e le esigenze amministrative della Regione: lo scrivono in una nota gli avvocati di Giovanni Toti chiedendo la revoca degli arresti domiciliari per il governatore ligure.

Gli avvocati di Giovanni Toti loro chiedono revoca degli arresti domiciliari per il governatore ligure, agli arresti dal 7 maggio con l’accusa di corruzione. “Riteniamo che oggi sussistano le condizioni per la revoca del provvedimento, o, in alternativa, per la sua attenuazione. Quanto al rischio di reiterazione del reato, la celebrazione della tornata elettorale supera una delle ragioni addotte a sostegno della misura cautelare“, scrive in una nota l’avvocato Stefano Savi, precisando che le prossime consultazioni elettorali in Liguria”si terranno infatti tra circa un anno e mezzo e riguarderanno il rinnovo del Consiglio regionale” è questo “se si prendesse a riferimento questo futuro impegno politico, appare chiaro che la sospensione dalla funzione di presidente legata alla misura cautelare si caratterizzerebbe come una vera e propria decadenza, non prevista dalla legge proprio per tutelare la volontà popolare espressa attraverso libere elezioni“.

Insomma, parafrasando, se non c’è il pericolo che Toti possa ripetere i fatti di cui è accusato, non c’è più motivo di mantenere la misura cautelare degli arresti domiciliari. “Le indagini svolte in questi quattro anni, le recenti audizioni di indagati e persone informate sui fatti e le ulteriori attività svolte, inducono a ritenere l’assenza di necessità di ogni ulteriore proroga della misura diretta a tutelare la prova. Alla luce di ciò, non si ritengono più sussistenti le esigenze cautelari indicate dal gip“, ribadisce l’avvocato. Conclude poi sottolineando che occorre tenere conto del giusto equilibrio costituzionale tra la tutela del processo, quella della volontà popolare e le esigenze amministrative della Regione.

Nel frattempo, analizzando i dati di voto in Liguria per le elezioni europee c’è chi si chiede se la maxi inchiesta corruzione abbia avuto o meno un impatto sui sondaggi: in Regione Fratelli d’Italia e Pd sono a pari merito con il 26% dei voti, in provincia di Genova i Dem va al primo posto con il 28% dei voti, contro il 24% di quelli ottenuti dal partito di Giorgia Meloni. Ci sono diversi elementi da tenere in considerazione: la rimonta dei Dem sulle forze politiche di maggioranza non è un fenomeno regionale – ha interessato l’intero Paese – ma è possibile che in Liguria sia stato trainato anche dagli ultimi fatti di cronaca.

 
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