Rebbio, incontro con Gregoire Ahongbonon, il “Basaglia d’Africa” – .

Rebbio, incontro con Gregoire Ahongbonon, il “Basaglia d’Africa” – .
Rebbio, incontro con Gregoire Ahongbonon, il “Basaglia d’Africa” – .

Mercoledì 3 luglio, ore 21.00al Nuovo Teatro di Rebbioin via Lissi 9 a Como, laAssociazione TerraLuce Onlus promuove, insieme alla Amici di Zinviè, Oltre le cateneincontro-testimonianza con Gregoire AhongbononI l Basaglia of Africa, incontrato dai volontari durante l’ultimo viaggio africano nell’ottobre 2023 e che incarna una storia di impegno eccezionale.

Gregoire Ahongbononnato nel 1953 in Benin, sposato, padre di sei figli, da 35 anni “raccoglie” letteralmente i malati mentali dalle strade di Costa d’Avorio, Togo, Benin, Burkina Faso. Proveniente dal Benin, padre semplice, un passato da gommista, dopo un’esperienza di conversione religiosa inizia a dedicarsi agli “ultimi”, alle persone con problemi mentali. Nel contesto sociale di quei paesi africani, i disturbi mentali sono attribuiti agli spiriti maligni e spesso per chi ne è colpito la sorte è crudele: molti finiscono abbandonati e soli, senza casa, ridotti a nutrirsi di spazzatura; altri restano con le loro famiglie, ma trattati in modo disumano, malnutriti e segregati a vita. Negli anni, Grégoire ha accolto più di 60.000 persone con problemi mentali. Ha liberato mille persone dalle catene, metodo ancora spesso utilizzato in vari contesti africani per “curare” le persone con disturbi mentali. Sostenuto e guidato dalla fede, Gregoire è aiutato dalla sua famiglia e da volontari, sia religiosi che laici. Gestisce i centri di accoglienza attraverso l’associazione “Saint Camille de Lellis”, da lui fondata, appartenente alla Grande Famiglia di San CamilloVisitando le loro case, dove gli stessi pazienti in terapia si prendono cura degli altri, ci si rende conto di come, attraverso la cura, si possa garantire una vita dignitosa e partecipata anche a chi, secondo la loro cultura, non meriterebbe altro che catene.

Dal 1986 gli Amici di Zinviè sostengono progetti in Africa (Benin, Burkina Faso, Togo) e in India, devolvendo l’intero ricavato delle loro rappresentazioni teatrali a sostegno delle missioni delle congregazioni religiose e dei progetti laici.

Ingresso libero e gratuito

 
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