Nella stagione appena conclusa il Milan ha ceduto in prestito 15 dei suoi tesserati a diversi club professionistici, con alterne fortune. Due casi si preannunciano più complicati, in termini di rapporto prestazione/ricompensa: Divock Origi e Fode Ballo-Touré. Entrambi fuori dal progetto Milan, avevano trovato un posto in Premier League nell’ultima giornata disponibile del mercato estivo: il centravanti al Nottingham Forest, il terzino sinistro al Fulham. Sicuramente un’esperienza non positiva per entrambi, che la restituiscono al mittente.
Il belga è stato utilizzato 22 volte dal Forest, di cui solo 8 da titolare e due in FA Cup. Torneo, quest’ultimo, dove è arrivato l’unico gol stagionale: contro il Bristol City, squadra di Championship. Era il 7 febbraio 2024. Per capire quanto siano andate male le cose, al di là dei numeri già indicativi, basti pensare che nello sprint finale per la corsa salvezza, coach Nuno Espirito Santo lo ha relegato in panchina. A due giorni dalla fine del campionato ed ecco il comunicato del club inglese in cui comunica che non riscatterà il giocatore (sul quale avevano un diritto fissato a 5 milioni) e che sarà quindi da considerare nuovamente un giocatore del Milan. 4 milioni netti di stipendio annuo e contratto fino al 2026, questo è ciò che tiene Origi ancorato al club rossonero. L’estate scorsa sono state declinate offerte dall’Arabia Saudita mentre in inverno si sono presentati i club della MLS. Peccato che l’infortunio di un attaccante del Forest (Wood) abbia portato il club inglese a rivedere i propri piani e trattenere il belga. La speranza adesso è che questi due mercati tornino a vivere, mentre in queste condizioni economiche uno spostamento in Italia o in un importante torneo europeo, se non in Turchia, è più complicato.
Stipendio decisamente meno pesante per Fode Ballo-Touré, fissato intorno al milione di euro che quindi lo rende più facile da ricollocare. Il suo contratto scade a giugno 2025, nel suo caso l’unica soluzione è quella del trasferimento a titolo definitivo. Sì, ma dove? Le carte del Fulham sono state spese male: 65 minuti complessivi distribuiti su 6 partite di Premier League, con il giocatore senegalese fuori dai convocati da inizio marzo esclusa l’ultima giornata. Zero presenze da titolare in campionato, due invece in Coppa di Lega contro due squadre di Campionato. Insomma, non certo l’anno del rilancio. Come in passato, il nome del giocatore è legato al Bologna, che lo valuta come un’alternativa che potrà tornare utile in un anno che vedrà i bolognesi impegnati in Champions League. La sensazione, per lui come per Origi, che anche in questa finestra di mercato bisognerà aspettare fino all’ultimo.
