“Niente buco da 229 milioni nella sanità e niente tagli nei servizi” – .

“Niente buco da 229 milioni nella sanità e niente tagli nei servizi” – .
“Niente buco da 229 milioni nella sanità e niente tagli nei servizi” – .

«Il tanto chiacchierato ‘buco’ da 229 milioni di euro nella sanità non esiste. Come è prassi nell’ultimo trimestre, una volta allineate tutte le voci di bilancio e sistemata la contabilità, il deficit sarà decisamente inferiore. Con questa Giunta, conti alla mano, non ci sono mai stati gap di cento milioni di euro a differenza di quando questa Regione era gestita da un’altra maggioranza che oggi, in minoranza, crea allarmismi infondati, quindi aumento delle tasse regionali ed eventuali tagli devono essere esclusi dai servizi. Non solo quello. Non c’è alcuna preoccupazione per i conti economici delle aziende relativi al primo trimestre perché si tratta di stime puramente previsionali che non tengono conto di una serie di elementi decisivi e fondamentali. Tra questi vale la pena citare la prossima distribuzione del Fondo sanitario nazionale da cui sono previste maggiori risorse. Inoltre non è mai stata interrotta la consueta programmazione dei tavoli di lavoro con i dirigenti delle aziende sanitarie e ospedaliere per il rispetto dei tempi”. Così il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana interviene in merito alle novità diffuse sui conti economici delle aziende sanitarie e ospedaliere del primo trimestre.

«I conti della sanità sono complessi e le stime devono ritenersi di per sé incomplete perché trascurano elementi senza i quali il quadro non è perfettamente aderente alla realtà. – aggiunge l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – È bene quindi fare chiarezza sui conti economici che mostrano tutti i costi, ma solo una parte delle entrate del Fondo sanitario, e quindi il deficit tendenziale è sovrastimato. Non solo. I conti economici non evidenziano ricavi vincolati, come ad esempio il payback farmaceutico, e non tengono conto delle azioni di governo e razionalizzazione che tutti i Direttori Generali stanno attuando dopo aver visionato il risultato del primo trimestre. L’obiettivo per loro è portare l’equilibrio da tendenziale (ovvero quello che sarebbe se non ci fossero Direzioni Generali a governare il sistema) a programmatico, cioè il risultato di azioni gestionali che, oltre a garantire i LEA-Livelli Essenziali di Assistenza, portino a risultati di bilancio sostenibili. Ogni anno, per loro natura, i conti economici del primo trimestre sono notevolmente sovradimensionati dal lato dei costi e quindi imprecisi. Il Consiglio sta attuando tutte le azioni necessarie per mantenere l’attuale sistema sanitario regionale, esclusi tagli e aumenti delle tasse”.

 
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