ecco cosa accadrà adesso – .

Bologna, 13 giugno 2024 – Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, salvo ritardi, la centrale idroelettrica di Bargi di Camugnano verrà svuotata dell’acqua entrata in seguito al tragico incidente del 9 aprile. Disastro in cui hanno perso la vita sette persone e altre sei sono rimaste ferite. Si tratta di circa 50mila metri cubi d’acqua che in 6-8 settimane verrà purificato, trattato, analizzato e dovrà rispettare i limiti di 137 parametri restrittivi definiti da Arpae prima di essere reimmesso nel giacimento di Suviana. Il tutto grazie ad un sistema tecnologicamente avanzato che ci permetterà di risparmiare moltissimo tempo per lo svuotamento, rispetto ai 9 mesi previsti se avessimo proceduto con le cisterne.

L’obiettivo è mantenere l’attuale livello di qualità dell’acqua sia dal punto di vista ecologico che chimico, “anzi migliorarlo” ai fini dell’approvvigionamento di acqua potabile, come sottolinea la vicepresidente della Regione Irene Priolo. A presentare la soluzione sono stati Massimo De Stefano, capo di gabinetto della Prefettura di Bologna, Marco Masinara, sindaco di Camugnano e Carlo Pignoloni, responsabile Italia di Enel Green Power & Thermal Generation.

Già lunedì scorso, il presidente della Regione Stefano Bonaccini con apposita ordinanza ha stabilito l’iter accelerato per l’autorizzazione dell’impianto che sarà completato entro 25 giorni. L’autorizzazione copre il tempo necessario allo svuotamento dell’impianto, comunque non superiore a 180 giorni, compresi quelli necessari alla dismissione dell’impianto stesso, allo svuotamento e al ripristino dello stato dei luoghi. Saranno affidati a Enel Green Power la costruzione e il funzionamento dell’impianto di campionamento l’acqua e purificarla. Qualsiasi parametro non coerente con i limiti richiesti comporterà la reimmissione dell’acqua nel pozzo dell’impianto per un ulteriore filtraggio. Una riduzione dei tempi che consentirà così alla Procura di “lavorare il più celermente possibile per svolgere le indagini”.