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Distribuzione gas Umbria, il tribunale blocca la “fuga” in avanti di Asm-Acea. E nominare un curatore speciale – .

Distribuzione gas Umbria, il tribunale blocca la “fuga” in avanti di Asm-Acea. E nominare un curatore speciale – .
Distribuzione gas Umbria, il tribunale blocca la “fuga” in avanti di Asm-Acea. E nominare un curatore speciale – .

Questa assemblea non può essere tenuta. E infatti adesso arriva un “curatore speciale” per la distribuzione gas Umbria, l’avvocato Francesco Domenico Pugliese, nominato da Sara Fioroni, giudice della terza sezione civile (specializzata in materia d’impresa) del tribunale di Perugia. Si complica quindi la questione del rinnovo del consiglio di amministrazione dell’UDG dopo il rinnovo dello scorso aprile.

Dopo la nomina degli amministratori, il consiglio di amministrazione avrebbe dovuto procedere all’assegnazione degli incarichi e quindi indicare il nuovo amministratore delegato e il nuovo presidente della società (composta da Acea e Asm per il 55% e Italgas per il restante 45%). ). cento) che si occupa della distribuzione del gas a Terni. L’organismo però non è ancora stato costituito, anche se ormai definiti i nomi: Stefano Tirinzi, ex presidente della distribuzione gas dell’Umbria e per lungo tempo dirigente dell’azienda municipalizzata, l’ingegner Patrizia Vasta (Acea) e Bruno Ianniello (ASM, su indicazione del Comune di Terni). I tre amministratori coinvolti in Italgas sono Bruno Burigana, ex amministratore delegato di Udg, Nunzio Ferrulli e Riccardo Zinno.

Nonostante l’assenza del consiglio di amministrazione, il 31 maggio Tirinzi, non in qualità di presidente ff ma in qualità di membro del consiglio di amministrazione, ha convocato l’assemblea ordinaria dei soci da tenersi prima il 15 giugno e poi il 17 giugno alle 17. Due i punti all’ordine del giorno: lo “stato delle trattative con Terni Reti e conferimento di poteri per la prosecuzione delle trattative e per la formalizzazione ed esecuzione dell’accordo” e l’“inerzia del consiglio di amministrazione nella nomina degli amministratori presidente e l’amministratore delegato del consiglio di amministrazione”.

Farò un passo indietro. Udg ha in corso un contenzioso con Terni Reti in merito alla convenzione per la gestione della rete gas cittadina, scaduta a luglio 2019. Da allora, Udg sostiene che il pagamento dei canoni concessori non è più dovuto, mentre la società ha sede in Palazzo Spada li pretende. Carte bollite, pareri, proposte di transizione andarono avanti per anni finché – a un soffio dal rinnovo del consiglio d’amministrazione – l’Udg avanzò la propria proposta: chiudere l’affare a 26 milioni di euro. Sedici milioni verrebbero corrisposti nel biennio 2024-2025 e gli altri dieci in rate annuali nel quadriennio successivo. Cioè dal 1° agosto 2019 fino al 2029: il costo per l’utilizzo della rete sarebbe quindi di 2,6 milioni di euro all’anno. Ma senza gara.

E il punto è proprio qui. Perché, ricevuta la lettera di convocazione dell’assemblea, Italgas ha presentato ricorso al tribunale di Perugia, sostenendo – in sostanza – che decidere su questa questione non spetta all’assemblea, ma al consiglio di amministrazione. Quindi prima si terrà il consiglio di amministrazione e poi si procederà alla verifica ed (eventuale) ratifica dell’accordo.

“letto il ricorso (…) depositato il 10 giugno 2024 da Bruno Burigana, Nunziangelo Ferrulli e Riccardo Zinno, quali amministratori della distribuzione gas Umbria – scrive il giudice Sara Fioroni – ha ritenuto che sussistano i presupposti per emanare un decreto inaudito dell’altro partito di un provvedimento inibitorio avverso lo svolgimento dell’assemblea distribuzione gas Umbria convocata per il 15 giugno 2024 ed eventualmente per il 17 giugno 2024, non apparendo verosimilmente sussistente l’illegittimità della predetta convocazione”, la decisione è stata quella di inibire “al consorzio distribuzione gas Umbria società di distribuzione di dare corso all’assemblea” e di nominare “l’avvocato Francesco Domenico Pugliese commissario straordinario della società”.

Per ora, quindi, nessun incontro e nessun accordo con Terni Reti. Almeno fino al giorno dell’udienza, fissata per il 18 luglio alle 10.30.

 
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