coinvolti anche due parroci – .

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coinvolti anche due parroci – .

Avviso di conclusione del indagini preliminari contro 33 persone e 6 aziende per una Maxi truffa da 12 milioni di euro con il “bonus di facciata” Nel Cilento, nel napoletano e in Puglia. L’accusa è di truffa aggravata, tentata e commessa in concorrenza, per ottenere finanziamenti pubblici e per aver generato, ceduto e compensato crediti d’imposta per opere edili fittiziamente certificate negli anni 2021 e 2022.

Il sostituto procuratore Antonio Pizzi della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania notificato gli avvisi agli indagati, nell’ambito dell’operazione condotta dai finanzieri della Compagnia di Agropoli, diretta dal capitano Alessandro Brongo.

Gli indagati sono residenti ad Agropoli, Perdita di fumo, Pollica, Castellabate e nelle province di Napoli E leccese. Coinvolto nella vicenda è il noto imprenditore Concordio Malandrino, già imputato in altri procedimenti penali e tuttora ricercato dallaautorità giudiziaria. Oltre a due individui indicati come suoi presunti prestanome e complici nascosti, a guidare l’operazione sono due sacerdoti istituti religiosi e conventi nel Cilento, che sono oggetto di restauri totali mai realmente eseguiti 5,7 milioni di euro. Già nell’ambito dell’operazione condotta nel mese di ottobre, le Fiamme gialle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza di conti correnti, auto e beni immobili per 2,5 milioni di eurointerrompere la circolazione e compenso di falsi crediti d’imposta, a danno dell’erario, per oltre 10 milioni.

L’attività investigativa è nata dall’analisi di operazioni finanziarie anomale effettuata da una società di consulenza amministrativa di nuova costituzione, priva di qualsiasi struttura logistico-aziendaledi mezzi e di personale dipendente, che, dopo aver modificato il proprio oggetto sociale da “altre attività di consulenza amministrativa” in “esecuzione di lavori edili e di costruzione di immobili residenziali”, ha iniziato a generare crediti d’imposta per un importo superiore, appunto, a 12 milioni euro, corrispondente all’importo dei lavori di recupero edilizio, pare eseguiti tra le province di Salernitana e leccesea favore dei propri clienti.

Nel caso specifico, i finanziatori hanno accertato la documentazione amministrativa necessaria per accedere all’incentivo, con facoltà di sconto in fattura e cessione del credito, è stato predisposto ad arte anche con l’ausilio di professionisti (geometri ed ingegneri), oltre che con la partecipazione consapevole dei destinatari delle opere. Gli indagati avranno ora 20 giorni per presentarsi memorie difensive al proprio esonero o essere interrogato da pubblico ministero.

 
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