Al secondo congresso di Cure Palliative Pediatriche nel Lazio sono stati analizzati i percorsi assistenziali rivolti ai giovani malati di cancro e alle loro famiglie – .

Al secondo congresso di Cure Palliative Pediatriche nel Lazio sono stati analizzati i percorsi assistenziali rivolti ai giovani malati di cancro e alle loro famiglie – .
Al secondo congresso di Cure Palliative Pediatriche nel Lazio sono stati analizzati i percorsi assistenziali rivolti ai giovani malati di cancro e alle loro famiglie – .

SANTA MARINELLA – Ieri mattina il sindaco Pietro Tidei ha aperto il 2° Congresso di Cure Palliative Pediatriche del Lazio, che si è tenuto al castello di Santa Severa. Il convegno è stato organizzato dalla Regione Lazio, dall’Ospedale Bambino Gesù e dall’ASL Roma 4, e ha visto la partecipazione di numerose associazioni di volontariato, medici, infermieri, psicologi, operatori sanitari e assistenti sociali. Obiettivo del convegno è stato quello di fare il punto sui percorsi assistenziali rivolti ai giovani malati di cancro e alle loro famiglie. “L’importanza della rete di assistenza è fondamentale per sostenere le numerose famiglie e i bambini affetti da gravi patologie – ha detto il sindaco – nella nostra città abbiamo bisogno di strutture come quella nata a Passoscuro che possano accogliere i piccoli pazienti e i loro cari. È necessario rafforzare la rete di assistenza ben organizzata, un team composto da medici e psicologi disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, che possa seguire il percorso della malattia”. Rivolgendosi al presidente dell’Ospedale Bambin Gesù, ai dirigenti della Regione e dell’Azienda Sanitaria Locale, il sindaco ha poi formulato una specifica richiesta. “Ci auguriamo che anche a Santa Marinella si possa creare all’interno della rete un Hospice, che metta a disposizione unità abitative sul territorio, dove bambini e genitori possano trovare alloggio senza difficoltà e senza grandi sforzi economici, perché sappiamo quanto sia oneroso per le famiglie trattamento del viso e spostamenti dalla propria città e spesso dalla propria regione di origine. Offrire ospitalità e assistenza professionale in un ambiente extraospedaliero, dove possiamo rispondere alle diverse esigenze del paziente e allo stesso tempo consentirgli, per quanto possibile, una vita quasi normale”. L’obiettivo della Regione Lazio è quindi quello di far sì che la Rete delle Cure Palliative diventi un punto di riferimento capillare sul territorio per la formazione di operatori e professionisti sanitari e, allo stesso tempo, un punto di riferimento per il percorso assistenziale dedicato ai giovanissimi. pazienti e le loro famiglie.

 
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