Caduto in bicicletta mentre torna a casa, Ercole il narratore di Castro dei Volsci lotta tra la vita e la morte – .

Caduto in bicicletta mentre torna a casa, Ercole il narratore di Castro dei Volsci lotta tra la vita e la morte – .
Caduto in bicicletta mentre torna a casa, Ercole il narratore di Castro dei Volsci lotta tra la vita e la morte – .

Castro dei Volsci teme per la sorte del suo “narratore”. Ercole De Angelis, 67 anni, ieri programmatore informatico e oggi artista e scrittore, rischia di morire dopo una violenta caduta in bicicletta. L’altra sera, intorno alle 21, è caduto a terra e ha battuto violentemente la testa mentre camminava lungo via San Nicola, la strada di uscita dal centro storico. Date le gravi condizioni, tra le altre ferite e feriti, De Angelis è stato immediatamente intubato dal personale sanitario accorso sui mezzi di soccorso. Una volta atterrato l’eliambulanza, è stato poi trasferito d’urgenza all’ospedale “San Camillo” di Roma. Un viaggio della speranza per salvare la vita di un uomo profondamente innamorato del villaggio da cui è sceso in bicicletta.

Non è ancora chiaro se l’incidente in bicicletta sia stato provocato da un malore, dal coinvolgimento di altri veicoli, dall’attraversamento di un animale o da un semplice momento di distrazione. La dinamica è al vaglio dei Carabinieri, intervenuti per svolgere i consueti accertamenti. Ore di tremenda disperazione per la moglie del pensionato, le due figlie e le altre persone care, per una vita da programmatore e oggi “narratore”, come ama definirsi. Attorno alla famiglia si sono subito stretti numerosi amici e conoscenti, anche provenienti dai comuni circostanti.

Ha lavorato come tecnico e analista per la Facoltà di Economia della Sapienza e per l’Inps, oltre che per storiche aziende locali come l’ex Annunziata. Tra l’apprensione generale, innumerevoli sono stati i messaggi di affetto e di incoraggiamento via social. Via San Nicola è la strada tortuosa immersa nel verde intorno alla Civita. Partiamo per lasciare la fortezza di San Pietro e il suo famoso “Monumento alla madre ciociara”. Lo stesso centro storico che ospita diverse installazioni che Ercole De Angelis ha realizzato in suo omaggio e donato alla sua comunità.

«Ora sono un nonno in pensione, che vive in un paesino meraviglioso – racconta lui stesso sul suo blog -. Sono stato un programmatore per tutta la vita. Sì, quello che dà vita ai computer scrivendogli come dovrebbero comportarsi in ogni situazione. Ho davvero scritto miglia e miglia di codice. Forse, per questo motivo, mi è venuto naturale iniziare a scrivere libri e racconti. Adesso non mi basta più e quando ne ho voglia prendo in mano una spazzola o un martello o una zappa o anche la tastiera del PC. E suonando la chitarra, tra un brano e l’altro, cerco di creare qualcosa che prima non c’era. Lo facevo con i computer. Ora provo a farlo con altre cose”.

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Il Messaggero

 
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