Donna morta in mare a Posillipo, la verità nei cellulari dell’indiziato e sopravvissuto – .

Donna morta in mare a Posillipo, la verità nei cellulari dell’indiziato e sopravvissuto – .
Donna morta in mare a Posillipo, la verità nei cellulari dell’indiziato e sopravvissuto – .

Vogliono capire dove è avvenuto l’incidente. A quanti metri dalla riva, più o meno in quale zona del tratto di mare interessato.

Una questione decisiva nel corso dell’indagine che mira a far luce sulla morte di un giovane ricercatore, avvenuta sette giorni fa nelle acque di Posillipo. Tanto da spingere la Procura di Napoli a ordinare l’acquisizione di due cellulari: appartengono all’avvocato Guido Furgiuele, il penalista indagato che probabilmente era alla guida dell’imbarcazione sequestrata; e all’altro protagonista di questa storia, ovvero l’avvocato sopravvissuto allo scontro, atleta e compagno di avventure di Cristina, che si trovava a bordo del kayak travolto dall’arrivo della barca. Una mossa decisiva, quella dell’acquisizione dei cellulari. Le indagini condotte dal pm Vincenzo Toscano, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Raffaello Falcone, mirano a stabilire le coordinate spazio-temporali di questa vicenda. Sette giorni fa lo scontro a Posillipo, con un’imbarcazione che ha urtato la canoa. In un primo momento l’incidente era stato ricondotto nella zona al largo di Trentaremi. Poi l’immagine è cambiata. La zona interessata dall’incidente dovrebbe essere quella a ridosso del crinale di Villa Rosebery, la residenza napoletana del capo dello Stato. Ma siamo ancora nel campo dell’incertezza, per quanto riguarda la distanza dalla costa.

Le dinamiche

A che altezza è avvenuta la collisione? Siamo tra i trecento ei cinquecento metri dalla costa, quindi in uno spettro ampio ma decisivo per accertare le responsabilità del fatto, per ricostruire la dinamica e – cosa non secondaria – il livello di colpa di chi era alla guida. Una storia che tratta anche di un’altra serie di dettagli. Quelli emersi dall’autopsia. Due giorni fa l’irripetibile indagine ha confermato che Cristina è stata uccisa dalle eliche dell’imbarcazione.

E sempre venerdì sono stati effettuati controlli sull’imbarcazione che era stata sequestrata, ma anche sul kayak utilizzato dai due atleti nelle acque del mare di Posillipo. Verifiche in corso, l’obiettivo è cristallizzare elementi che potrebbero risultare preziosi. Ma torniamo alla vicenda del sequestro del cellulare. Cosa cercano gli investigatori? Tracce delle chiacchierate, forse fotografie o video contenuti negli album dei cellulari dei due ragazzi. Come è noto, sia Cristina che il suo compagno di canoa avevano un cellulare. La stessa ricercatrice aveva pubblicato delle foto prima di morire. Tra queste, le immagini della villa dove da anni viene girato Un posto al sole. Scatti e post (uno su Instagram) che potrebbero essere utili per geolocalizzare l’evento. Tracce che ora appartengono alla Procura di Napoli, grazie alla piena disponibilità offerta dai legali delle parti coinvolte. Difeso dal penalista e insegnante napoletano Alfonso Furgiuele, il diportista indagato si è dimostrato collaborativo fin dall’inizio di questa storia. È stato sottoposto a un interrogatorio, nel quale ha dato la sua versione: «Non ho notato nulla. Eravamo in sette sulla barca, ma nessuno se ne accorse. Sono stato notato da un mio ospite, che era a poppa, quando abbiamo visto l’uomo in mare sono intervenuto. In pochi minuti – tra i cinque e i sei minuti – è avvenuto il salvataggio. Non abbiamo perso un attimo e abbiamo chiamato la guardia costiera”. Ora la parola passa alla Procura. Tra sessanta giorni i risultati dell’autopsia. Difesi dal penalista Giordano (incaricato dall’agenzia Giesse, che cura gli interessi della famiglia Frazzica), i parenti di Cristina chiedono indagini rapide e rigorose. Con dignità e decoro venerdì scorso erano in tribunale: non chiediamo vendetta, vogliamo sapere chi o cosa ha causato la morte di Cristina.

Nel frattempo, i funerali di Cristina Frazzica sono in programma nella Cattedrale di San Lorenzo a Voghera alle ore 11. Oggi alle 17.30 si terrà un rosario in Cattedrale, per abbracciare la giovane ricercatrice stregata da Napoli.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
La mattina

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Nel nuovo libro di Damiano Carrara, un ricettario di dolci dedicato al gluten free – .
NEXT Ravenna, si aggrava il bilancio delle vittime dell’incidente di via Sant’Alberto. È morto l’ex dirigente Romeo Giacomoni