tre operazioni di salvataggio – .

tre operazioni di salvataggio – .
tre operazioni di salvataggio – .

FVG – Con il miglioramento delle condizioni meteo, gli escursionisti sono tornati a popolare i sentieri della montagna friulana.

Attenzione però a non sottovalutare le insidie!

Merito anche di una primavera particolare che ha visto precipitazioni molto abbondanti, nevicate tardive e temperature inferiori alla norma.

La scarsa visibilità dovuta alla nebbia ha creato ulteriori problemi.

Tre gli interventi del Soccorso alpino regionale domenica 16 giugno, che hanno coinvolto le squadre sui monti di Forni di Sopra, Andreis e Forni Avoltri.

Donna ferita tra Malga Tartoi e Malga Varmost

Tra le 12 e le 13 circa la stazione del Soccorso alpino di Forni di Sopra è stata allertata da Sores insieme alla Guardia di Finanza e all’eliambulanza regionale per una persona rimasta ferita lungo il sentiero che collega Malga Tartoi a Malga Varmost.

La donna si trovava a quota 1760 metri e non poteva proseguire a causa di una sospetta frattura alla caviglia. È stata raggiunta da un tecnico della stazione di Forni di Sopra e poco dopo dall’eliambulanza regionale.

L’equipe tecnico-sanitaria l’ha stabilizzata, insieme al soccorritore arrivato a piedi, e poi l’ha portata a bordo utilizzando il verricello. L’elicottero si è poi diretto all’ospedale di Tolmezzo.

Soccorso l’escursionista bloccato

Tra le 16 e le 18 la stazione del Soccorso alpino di Maniago è stata attivata da Sores insieme all’eliambulanza regionale per soccorrere una donna pordenonese classe 1980 rimasta bloccata su alcuni salti di roccia su terreno impervio. La donna era salita sul Monte Castello e nella discesa aveva imboccato una pista nera, a causa della scarsa visibilità.

Una squadra di soccorritori è stata portata in elicottero per cercare di avvistarla, ma senza successo, proprio a causa delle nuvole. Successivamente, con un’altra rotazione, la persona è stata avvistata e poi raggiunta dai soccorritori per essere recuperata con il verricello, illesa.

La squadra di soccorso atterrata in quota è scesa a piedi mentre l’elicottero si spostava sul luogo di un altro incidente.

Gruppo bloccato da un nevaio

Tra le 17 e le 19 circa la stazione del Soccorso alpino di Forni Avoltri è intervenuta con quattro soccorritori insieme ad altri due uomini della Guardia di Finanza e del Soccorso aereo regionale, tutti attivati ​​da Sores dopo una chiamata arrivata da Nue112, per soccorrere quattro escursionisti, tre donne e un uomo, di età compresa tra i 19 ei 57 anni, tutti friulani, è rimasto bloccato al termine della discesa lungo il sentiero Spinotti, proprio all’altezza della scaletta terminale, a quota 1800 metri circa.

Il gruppo non se la sentiva di attraversare il nevaio piuttosto ripido sotto la scala, temendo di scivolare sulle rocce e sui ghiaioni sottostanti.

I soccorritori sono stati portati in quota dal soccorso aereo regionale e sbarcati lungo il sentiero che porta al Rifugio Lambertenghi Romanin, a causa della presenza di nebbia che impediva la visibilità.

A piedi hanno raggiunto il canale dove inizia il sentiero Spinotti e hanno attrezzato una corda fissa sulla scaletta per permettere ai quattro escursionisti di scendere con un corrimano, accompagnandoli poi nella discesa lungo il sentiero.

I quattro sono stati poi caricati a bordo del fuoristrada per percorrere l’ultimo tratto fino al rifugio Tolazzi.

In quota c’è ancora neve: attenzione!

Il Soccorso alpino raccomanda prudenza e attenzione nella scelta degli itinerari in quota: sopra i 1800 metri c’è ancora neve, soprattutto nelle zone in ombra con esposizione a nord, a causa della tarda primavera nevosa e delle temperature leggermente primaverili

 
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