Problemi in volo, il pilota prende in mano la situazione e sorprende tutti – .

Problemi in volo, il pilota prende in mano la situazione e sorprende tutti – .
Problemi in volo, il pilota prende in mano la situazione e sorprende tutti – .

Un pilota dai riflessi rapidi ha fatto nascere il bambino durante un volo dopo che la madre era entrata in travaglio.

Jakarin Sararnrakskul, il pilota che ha partorito un bimbo in volo – Viaggi.Nanopress.it

Lo scorso 23 febbraio Jakarin Sararnrakskul stava pilotando un aereo VietJet da Taipei, Taiwan, a Bangkok, Tailandia, quando l’equipaggio di cabina lo ha informato di un’emergenza a bordo. Si è precipitato in aiuto della donna, che era in travaglio in uno dei bagni dell’aereo e si è reso conto che avrebbe ricordato a lungo quella giornata di lavoro.

“Sono pilota ormai da 18 anni. Io ho ho appena aiutato un bambino a nascere sull’aereo“, ha detto in un post su Instagram, condividendo un’immagine di se stesso con in braccio il bambino. Il padre del neonato ha inoltre raccontato che data l’eccezionalità della questione, il bambino era già diventato la mascotte di bordo, tanto da essere stato soprannominato dall’equipaggio “Cielo Bambino”.

Bambini in alta quota: un fenomeno raro e speciale

Secondo uno studio del 2020, pubblicato da Società Internazionale di Medicina dei ViaggiSono Tra il 1929 e il 2018 sono nati 74 bambini su voli commerciali, tutti sopravvissuti tranne tre.

Il Servizio sanitario nazionale britannico afferma che la maggior parte delle donne può viaggiare in sicurezza durante la gravidanza, ma afferma che dovrebbero consultare la propria ostetrica o medico prima di volare. soprattutto dal 7° mese di gravidanza in poi. Secondo il servizio sanitario britannico, infatti, la possibilità di entrare in travaglio è naturalmente più alta dopo 37 settimane, o circa 32 settimane in caso di gemellitanto che alcune compagnie aeree non consentono alle future mamme di volare dopo questi periodi.

“Alcune compagnie aeree non ti permettono di volare verso la fine della gravidanza. Controlla sempre la politica della compagnia aerea in merito”, è uno dei suggerimenti che il servizio sanitario nazionale britannico riporta sul suo sito web ragnatela.

Consiglio generale: è possibile viaggiare durante la gravidanza?

“Dopo la 28a settimana di gravidanza, la compagnia aerea potrebbe chiedere al tuo medico o all’ostetrica un certificato che confermi la data del parto e che non sei a rischio di complicazioni. Per questo” – si legge – Assicurati che la tua assicurazione di viaggio ti copra per tutte le eventualitàcome le cure mediche legate alla gravidanza durante il travaglio, il parto prematuro e i costi per la modifica della data del viaggio di ritorno in caso di travaglio.”

Come comportarsi in gravidanza e in viaggio – Viaggi.Nanopress.it

A ciò si aggiungono le linee guida fornite dal Ministero della Salute italiano, secondo cui “I viaggi aerei a lungo raggio aumentano il rischio di tromboembolismo venosoma una linea guida del Regno Unito considera tutti i viaggi di durata superiore a 4 ore (e non solo quelli aerei) come fattore di rischio per il tromboembolismo venoso”. Per questo, prosegue la guida: “I professionisti dovrebbero informare le donne in gravidanza che i viaggi aerei a lungo raggio sono associati a un aumento del rischio di trombosi venosa nella popolazione generale, ma non è chiaro se vi sia un ulteriore aumento di questo rischio in gravidanza”.

 
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