Ambiente
Di Angelo vitale – 17 giugno 2024
AI AGRICOLTURA TRATTORE IRRIGAZIONE CAMPI PIANTAGIONI FRUTTETO FRUTTETI CAMPO DI IRRORAZIONE PESTICIDI
Il made in Italy in agricoltura è sempre più incerto e a rischio a causa delle condizioni climatiche e della crescente siccità: per la prossima stagione – avverte Greenpeace – le regioni del Sud sono quelle caratterizzate da incessante allerta. Nel Mezzogiorno è concentrata la produzione di agrumi (99% delle superfici coltivate), olio d’oliva (81%) e grano duro (73%) per pasta e pane “made in Italy”. L’aumento delle temperature e la scarsità d’acqua stanno mettendo a repentaglio la loro produttività raccoltiù, su terreni spesso già impoveriti da anni di agricoltura intensiva.
Rispetto ad un Nord colpito da intense precipitazioni che – spiegano i ricercatori dell’Istat Stefano Tersigni e Alessandro Cimbelli – “il terreno fatica ad assorbire perché sempre più intense e concentrate, spesso collegate ad eventi meteorologici estremi”, al Sud gli inverni del 2021-2024 si è assistito ad una generale riduzione delle precipitazioni rispetto alla media del trentennio 1981-2010, con un calo più marcato al Sud (-2,3%) e nelle Isole (-5,7%). Il 2022 è stato l’anno più secco in tutta la penisola, con il Nord Ovest che ha visto le precipitazioni ridotte del 64%.
Ne consegue che i suoli di tutte le regioni italiane (esclusa la Valle d’Aosta) sono più poveri di acqua rispetto alla media degli ultimi 30 anni. In particolare, Sicilia (-2%), Puglia (-1,2%) e Calabria (-1,1%) hanno registrato i cali più significativi.
Percentuali che, secondo gli esperti, rappresentano un campanello d’allarme, “visto che solo una parte dell’acqua trattenuta nel terreno è disponibile per le piante, e la perdita di un solo punto percentuale equivale a una riduzione significativa che deve essere compensata con irrigazione’ come spiega Tommaso Gaifami dell’Associazione Italiana di Agroecologia (AIDA).
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