ISERLOHN. «Emozioni meravigliose, mai provate prima. Sono molto felice, non vedo l’ora di riabbracciare la mia famiglia e sentire tutti i miei amici”. L’esordio in maglia azzurra di Riccardo Calafiori è racchiuso in poche semplici parole, nella leggerezza di chi è consapevole dei propri margini e dei propri limiti, chiaramente da migliorare nel corso dell’Europeo in corso. La palla dell’esordiente poteva essere scossa da quell’errore di Dimarco che ha coinvolto l’intera difesa, ma è bastato davvero poco al 22enne difensore centrale del Bologna per invertire l’inerzia, tra personalità e voglia di incidere.
Un bel sorriso a favore di telecamere e microfoni in zona mista dopo una dimostrazione di carattere, quell’atteggiamento azzurro totalmente ribaltato rispetto a quanto visto in passato: «Come il resto della squadra, non mi sono soffermato troppo quell’obiettivo. Eravamo sicuri che la partita non sarebbe finita così: c’era tutto il tempo per giocare e così è stato”. Un motivo in più per credere nelle simpatie di Luciano Spalletti verso un giocatore che incarna appieno il centrale contemporaneo, capace di marcare l’avversario in maniera asfissiante (per maggiori informazioni rivolgersi a Broja) ma allo stesso tempo capace di costruire gioco dall’inizio dall’inizio. linea a tre, uno Spalletti alternativo al solito 4-2-3-1.
La conferma è arrivata dallo stesso Calafiori: «Siamo abbastanza flessibili e possiamo cambiare nel corso della partita, questo vuole il mister». Nei giorni scorsi il tecnico della Nazionale lo ha coinvolto fin dall’inizio andando a lavorare con la coppia tutta mancina, in modo da fornire una doppia alternativa in fase di costruzione. Catturano anche le incursioni a centrocampo quando l’Albania ha deciso di arretrare troppo: testa alta, palla al piede, visione di gioco, passaggi scolastici ma pur sempre efficaci. Quindi il primo era buono? Assolutamente si. Chiaramente c’è margine di miglioramento, ci sono stati alcuni errori e devono essere corretti il più rapidamente possibile. Ma la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta per fare la differenza. E anche la Juve si è accorta della sua forza e duttilità, avendo già l’accordo con il difensore, ma il Bologna deve convincersi e respingere ogni attacco del Napoli di Antonio Conte.
