è necessario un nuovo incontro – .

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Fumata grigia dopo il primo incontro tra le forze della coalizione che sostengono il sindaco Gian Luca Zattini per provare a comporre il prossimo consiglio. All’incontro di ieri mattina erano presenti due rappresentanti di ciascun partito. A chiarire i termini del ‘non accordo’ è il segretario della Lega per la Romagna, Jacopo Morrone, che già nei giorni scorsi aveva anticipato la richiesta del partito che, cinque anni fa, spinse il gruppo di centrodestra ad affermarsi in Forlì, portando un ulteriore 24% dei voti: “La conferma dei due consiglieri della Lega, ma, in generale, dell’intero consiglio uscente”. I due consiglieri della Lega, che il segretario vorrebbe vedere confermati, sono Daniele Mezzacapo e Andrea Cintorino. Entrambi hanno vinto le preferenze, 459 per lui, 457 per lei.

Una posizione che stride con l’esito di queste elezioni amministrative, con la Lega che conferma un terzo dei voti presi nel 2019, fermandosi poco sopra l’8%, venendo superata sia da Fratelli d’Italia che supera il 19%, sia dalla Civica, che si attesta sopra il 14%, mentre Forza Italia, con il 7,9%, porta in consiglio comunale lo stesso numero di consiglieri della Lega: 3.

Risultati che porterebbero a una diversa alchimia consiliare: due consiglieri per Fratelli d’Italia e Civica, in questo caso i più votati sarebbero sicuramente Vincenzo Bongiorno e Paola Casara, con il primo che diventerà anche vicesindaco; consigliere di Lega e Forza Italia, mentre il presidente del Consiglio sarebbe guidato da FdI. Gli altri tre consiglieri, per arrivare ad un consiglio di nove, verrebbero indicati direttamente dal sindaco.

“L’incontro è stato tranquillo – aggiunge Morrone – ma ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Ci incontreremo nuovamente questa settimana per trovare la soluzione migliore”. Un blocco negoziale che inibisce anche altre considerazioni.

Certo al momento sarebbero: Bongiorno per FdI, che poi indicherebbe una donna, Casara per Civica, che poi quasi certamente proporrebbe Kevin Bravi; per Forza Italia i nomi tra cui scegliere sono due, entrambi maschili, l’ex consigliere Giuseppe Petetta o Alberto Gentili, che hanno ricevuto il maggior numero di preferenze in lista. Questo ci porterebbe a tre uomini e due donne. Il sindaco confermerebbe Vittorio Cicognani, che gli è stato fedelissimo fin dai consigli di Meldola.

A questo punto, se la Lega indicasse Mezzacapo, i posti in consiglio maschile sarebbero tutti occupati e il sindaco dovrebbe necessariamente indicare due donne; se la scelta cadesse su Cintorino, Zattini avrebbe più libertà di manovra potendo indicare anche un uomo. Con quest’ultima ipotesi potrebbe rientrare ancora in gioco l’assessore uscente alla Cultura Valerio Melandri, che in settimana dovrebbe incontrare il sindaco. Tutte ipotesi comunque, almeno finché non si supererà la situazione in cui la Lega resiste alle richieste di vedere confermati entrambi i consiglieri.

Per cercare di superare l’impasse si è tentato di proporre che il Carroccio non abbia solo un consigliere, ma anche il presidente del consiglio comunale: un’ipotesi, però, non condivisa dai partiti, che chiederebbero un altro consigliere. ciascuno, tanto che la controproposta di Morrone sarebbe stata quella di eliminare o, almeno, ridurre il numero dei consiglieri indicati dal sindaco a vantaggio dei partiti. Si è quindi deciso di rinviare la riunione ai prossimi giorni, entro la settimana, ma la data non è stata ancora fissata.

 
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