Fase calda per il futuro dell’Ascoli. Presto il titolare Massimo Pulcinelli e il sindaco Marco Fioravanti torneranno a discutere della cessione dell’azienda dopo che i rapporti tra i due, in questo caso chiamati a rappresentare rispettivamente la società e il Comune, si erano improvvisamente inaspriti a seguito di una divergenza nelle azioni intraprese dai vertici bianconeri. gestione nel rispetto dell’unità di intenti inizialmente annunciata tra le parti. Nell’ultimo fine settimana la città ha potuto conoscere le azioni che si stavano preparando a mettere in atto all’interno del locale di Corso Vittorio, agendo lontano dai riflettori. Adesso il sindaco potrebbe raccogliere la palla e condurre la delicata partita che riguarderà la cessione e il futuro del Picchio, al quale si spera che Pulcinelli possa delegare la gestione dell’intera manovra messa in campo per favorire la cessione delle quote. Lo stesso Fioravanti, già all’indomani della dolorosa retrocessione in Serie C, era sceso in campo in prima linea con il sostegno dell’ex assessore allo sport Nico Stallone e in sinergia con i rappresentanti della tifoseria, per cercare di tracciare la migliore percorso che consentirebbe all’Ascoli di rialzarsi e ripartire dopo il triste capitolo archiviato. Assicurata l’iscrizione al prossimo campionato, ora tutto ruota chiaramente attorno alla fase di ristrutturazione societaria che dovrà essere attuata partendo da un settore giovanile che dovrà essere completamente rivisto. Scoperta la trattativa parallela, di cui lo stesso sindaco era del tutto all’oscuro, e condotta in gran segreto dal direttore generale Domenico Verdone insieme al dirigente Massimo De Santis, lo scenario finirebbe ora per vedere un nuovo e netto cambiamento rispetto a quanto accaduto finora. Immaginare una continuazione della gestione Pulcinelli resta sostanzialmente impossibile a causa della rottura irreparabile che si è creata con la piazza e che potrebbe vedere nuove reazioni rabbiose da parte dei tifosi. Cercheremo quindi di tracciare in queste ore un percorso preciso per avviare una possibile rotazione che poi si completerebbe nel corso delle prossime settimane. Tra le idee che cercheremo di sviluppare, una delle ipotesi resta quella legata alla volontà di provare a creare una nuova azienda con radici ascolane all’interno della quale forse anche Metalcoat potrebbe decidere di entrare. Domani è previsto il ritorno sotto le cento torri di Matteo Trombetta Cappellani. La società bergamasca finora è sempre rimasta in disparte in attesa di capire l’evolversi della situazione, ma ora potrebbe decidere di scendere in campo rilevando una quota di minoranza nel nuovo Ascoli.
Massimiliano Mariotti
