I carabinieri della Compagnia di Castrovillari e il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cosenza hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di MDL, cl. ’67, indagato, sulla base degli accertamenti preliminari svolti in fase istruttoria, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillaridiretto dal dottor Alessandro D’Alessio, e condotto dai militari dell’Arma dei Carabinieri attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha permesso di constatare come i dipendenti dell’azienda agricola e di allevamento bovino lavoravano 7 giorni su 7, festivi compresi, con orari massacranti che andavano dalle 4 alle 20, con due ore di pausa pranzo e pause occasionali, sporadiche e brevi durante il lavoro.
Il monitoraggio effettuato su un lungo periodo compreso tra agosto e ottobre 2023 ha consentito ai Carabinieri di accertare, con elevata attendibilità statistica, come la giornata lavorativa “tipica” fosse di 11/12 ore di lavoro giornaliero, senza alcun riposo settimanale.
Nel corso dell’attività investigativa, inoltre, è emerso un fatto ancora più allarmante e cioè che alcuni lavoratori regolarmente assunti vivevano all’interno di un container, di proprietà del titolare dell’azienda, in pessime condizioni igienico-sanitarie costituito da un locale adibito a camera da letto con tre postazioni , due delle quali con materasso appoggiato a terra – senza base né struttura – e una realizzata con sole coperte. Un ambiente privo di fruibilità e abitabilità, privo di impianti di riscaldamento che, anche a causa della diffusa sporcizia, rendeva le condizioni abitative insalubri, irregolari e prive di standard minimi di comfort.
Le indagini condotte dalla Magistratura del capoluogo del Pollino hanno fatto luce sulla grave situazione di sfruttamento lavorativo che costringeva i lavoratori italiani e indiani a percepire una paga giornaliera di soli 28 euro circa, in totale difformità da quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali di lavoro. .
Proprio per evitare che tale situazione possa protrarsi nel tempo, l’intero settore aziendale, i beni immobili e mobili, tra cui circa 300 bovini e autoveicoli vari, per un valore stimato di circa 2.000.000 di euro, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Al Tribunale di Castrovillari furono sequestrati e affidati al controllo di un Amministratore Giudiziario, per impedire al proprietario di potersi riorganizzare e riprendere il controllo dell’azienda.
Resta inteso che, considerata l’attuale fase del procedimento, sempre nell’ambito delle indagini preliminari, gli elementi acquisiti conducono ad un giudizio di gravità indiziaria, condiviso anche dal giudice, in attesa degli elementi che l’indagato vorrà addurre a suo favore e che sarà soggetto a verifica.
